Cellino: “Non sono corrotto, il calcio è una brutta cosa”

L’ex patron del Cagliari dice la sua sull’inchiesta che ha coinvolto il calcio inglese

Massimo Cellino, al Sant'Elia, a maggio

Massimo Cellino, al Sant’Elia, a maggio

“Non ho commesso reati. Non mi sono fatto corrompere. Ho solo indicato una strategia aziendale”. Parole di Massimo Cellino, l’imprenditore sanlurese proprietario del Leeds e storico presidente del Cagliari dal 1992 al 2014. A dare nuovi dettagli dell’inchiesta sulla corruzione nel calcio inglese – pubblicata dal Daily Telegraph – è la Gazzetta dello Sport oggi in edicola.




Secondo quanto scrive oggi il quotidiano milanese, Cellino sarebbe stato contattato dall’agente genovese Pino Pagliara, colui dalle cui parole (proferite di fronte ai finti manager, in realtà giornalisti del Daily Telegraph) è partita l’inchiesta sulle “mazzette” nel calcio d’Oltremanica, avendo questi svelato i nomi di 8 allenatori corrotti. Oggetto dello scandalo il fenomeno delle terze proprietà e della vendita di calciatori, con Cellino che avrebbe suggerito affari con la società indonesiana incriminata.

“Voi acquistate il venti per cento del pacchetto azionario – le parole attribuite a Cellino – e in questo modo avrete diritto al venti per cento degli utili. Il calcio è una brutta cosa, le spese per i club sono elevatissime. E’ un salasso continuo”, continua Cellino.

Come ricorda la Rosea, il mondo del calcio (e non solo) inglese ha subito ironizzato sul nome di Cellino accostato allo scandalo che fa tremare l’isola. E’ nota la vicenda del suo inserimento da proprietario del Leeds, quando le istituzioni calcistiche passarono al setaccio il suo background. “Dov’è la sorpresa?”, si legge in giro sul web.

Il focus dell’inchiesta rimane comunque l’Inghilterra, dove i personaggi noti coinvolti si sprecano tra dichiarazioni di spiegazioni, scuse, difese e attesa di novità. Il ct (da poco e per poco) dell’Inghilterra Allardyce, l’ex attaccante e ora manager del QPR Hasselbaink, l’assistant manager del Burnley Wright sono alcuni dei “pesci grossi” che vivono giorni caldi.






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