Palau, Guidarini: “Nostro trionfo è anche della Sardegna”

Il commento del coach palaese dopo i due trionfi stagionali

Antonio Guidarini, coach Capo d'Orso Palau (foto: Paolo Fiori - www.paolofiori.it)

Antonio Guidarini, coach Capo d’Orso Palau (foto: Paolo Fiori – www.paolofiori.it)

A Palau non si è ancora spenta l’eco del doppio trionfo della Capo d’Orso, realtà sportiva più importante nel capo settentrionale della Sardegna, vincitrice della Coppa Italia di Serie B2 e dominatrice del campionato, con la promozione in tasca da settimane. Con il coach di capitan Sintoni e compagne, Antonio Guidarini, l’occasione è giusta per fare il punto post-festeggiamenti.

La Coppa Italia vinta dopo la promozione in Serie B1, due traguardi storici: quanto c’è di impresa e quanto invece si può definire logica e attesa conseguenza di quanto programmato in estate?

“E’ stata proprio un’ impresa, o meglio, la Coppa Italia è stata l’apice di un lavoro di squadra che piano piano siamo riusciti a portare avanti in palestra e che ci ha permesso di raggiungere un risultato importante. Il trofeo lo ha vinto il Palau ma a beneficiarne è tutta la Sardegna e tutto il movimento pallavolistico della Sardegna”.




La B2 vinta in carrozza e il salto di categoria. A cosa si può ambire in Serie B1? 

“Abbiamo vinto la B2 con un mese di anticipo senza perdere nemmeno una gara, un altro record a livello nazionale. Siamo imbattuti da 22 gare, nessun’altra società può vantare il nostro ruolino. La squadra è già improntata a disputare un buon campionato di B1, ma ovviamente bisognerà valutare diversi fattori, a partire dal valore degli avversari, perché le situazioni cambiano di anno in anno. Cercheremo di impostare la stagione per ottenere una salvezza tranquilla, però si sa che nello sport nulla è scontato, anche quest’anno avremmo dovuto salvarci e invece abbiamo vinto tutto”.

Ad un allenatore non piace mai fare nomi, ma si sente di evadere alla regola per quanto concerne il suo gruppo? E, ancora, che dire dei talenti sardi in rampa di lancio?

“Beh, tutti conosciamo Alessia Orro, che è entrata nel giro della nazionale e ha giocato le ultime Olimpiadi in Brasile, ma non dimentichiamo anche Matheus Motzo (classe 1999, brasiliano cresciuto a Oristano, ndr) e Jole Ruzzini (classe 1984, libero di Flero, in A1, ndr). Per quanto riguarda noi, il nostro libero Simona Degortes ci ha dato una grossa mano, e spero che il futuro ci riservi ragazze dello stesso livello. Quest’anno ho allenato una ragazza di 17 anni, Beatrice Corsini (libero di riserva, ndr), che si è improvvisamente ritrovata catapultata in una realtà importante come la Serie B2 e ha risposto con grande personalità, affrontando diverse gare anche importanti da titolare, penso che sia una giocatrice dal buonissimo futuro”.

Antonello Cossu




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