Torres, ecco il Sudtirol: occasione per ritrovare gol e vittoria

Cristian Bucchi, allenatore della Torres da inizio 2015

Cristian Bucchi, allenatore della Torres da inizio 2015

“Alla ricerca del gol perduto”. Potrebbe essere il titolo di una favola, si sta trasformando in una sorta di incubo per la Torres di Cristian Bucchi. Domenica contro il Monza si sono visti segnali di un leggero miglioramento che vanno però rapportati a un avversario che, a detta del suo stesso allenatore, ha falsato il campionato alternando una cinquantina di giocatori che si sono allenati e amalgamati il giusto nel corso di questa, per loro, disgraziata stagione sportiva. I rossoblu hanno creato tanto, più di cuore che di testa, ma si sono sbattuti contro un redivivo De Lucia, in versione Teo Sellers (gli amanti di Holly & Benji ricorderanno), e contro i legni della porta difesa dallo stesso estremo difensore ex Livorno. 0-0 il risultato finale, un buon punto ma che, per alcuni aspetti, non lo è. Troppa prudenza del tecnico romano nello schierare un undici con cinque giocatori difensivi in un 3-4-3 che è stato tale solo sulla carta. Imparato e Ligorio si sono fatti vedere poco o nulla nonostante là dietro ci fosse il solo Torri da controllare. Davanti si è giocato senza un vero centravanti nonostante chi avesse la maglia numero 9, Scotto, si è dannato l’anima risultando essere, al pari di un recuperante Maiorino, il migliore dei suoi.

Adesso sotto con il Sudtirol. Si gioca giovedì alle ore 14,30 e le indicazioni fornite dagli allenamenti paiono orientare le scelte di Bucchi verso un 4-3-3 i cui interpreti dovrebbero essere i seguenti: Testa tra i pali, Aya o Cafiero sull’out di destra, Ligorio sul lato opposto con Marchetti e Migliaccio coppia centrale. Cerone, Petermann e Foglia a comporre il terzetto in mediana con Maiorino, Baraye a supportare uno tra Scotto e Barbuti. Di fronte un avversario che giocherà a cuor leggero, tranquillizzato da una classifica nettamente meno pericolante di quella dei rossoblu. All’andata finì 0-1 e fu l’ultimo capitolo della saga Costantino. Una debacle potrebbe segnare, striscia di risultati negativi alla mano, la fine di un’altra era anche se la panchina di Bucchi appare ancora ben salda perchè, obbiettivamente, avrebbe poco senso cambiare a così poco dal termine. Certo è che, anche nella storia recente, c’è stato chi ha pagato per molto meno e la dirigenza rossoblu, Capitani in primis, ha abituato a più di un colpo di scena in questi due anni scarsi di gestione nei quali non ci si è annoiati di sicuro. L’unica certezza è il non aver certezze ma, a questo, i malati di Torres sono abituati da tanti, troppi anni.

Mauro Garau

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