VIDEO – Marcialis (Assessore Sport) su Cagliari Citta Europea dello Sport e cultura sportiva

Yuri Marcialis, assessore comunale allo sport

Yuri Marcialis, assessore comunale allo sport

Da alcuni mesi l’amministrazione comunale di Cagliari ha reso indipendente l’assessorato allo Sport dall’assessorato alla Cultura, nominando ai vertici Yuri Marcialis, ex mezzofondista di livello regionale del sodalizio universitario cagliaritano. Senza entrare nel merito di valutazioni di carattere politico, che lasciamo agli sportivi e ai cittadini cagliaritani, è innegabile che la consiliatura guidata da Massimo Zedda abbia avuto un occhio di riguardo per l’utilizzazione dello sport come vetrina promozionale della città: strumento, questo, indispensabile per consentire una diffusione sociale della pratica sportiva, in quella che è una provincia-isola felice nel panorama italiano. Ricorderete tutti che la Provincia di Cagliari è stabilmente nella top ten delle province italiane stilate da Il Sole 24 Ore relativa alla diffusione dello Sport agonistico e amatoriale, sotto il profilo della partecipazione, dei risultati e delle infrastrutture.

L’amministrazione comunale 2011-2016, come scrivevamo, ha iniziato con quella che fu vista da molti come una “forzatura”, ossia la predisposizione delle piste ciclabili in gran parte del territorio cittadino: guardando a posteriori questa scelta, ci si accorge di come questa rientrasse in un progetto di cambio di mentalità rispetto al passato.

Successivamente sono nati i dissapori con il Cagliari Calcio relativi allo Stadio Sant’Elia: debiti decennali da parte del sodalizio calcistico verso l’amministrazione e differenti vedute sul rifacimento dello stadio comunale che portarono il Cagliari di Cellino alla vicenda Is Arenas.

Sono seguite poi le vicende relative all’impiantistica comunale degli altri Sport, quelli “minori”: revoca della concessione dello Stadio dell’Atletica Leggera alla Fidal, affinché il Comune di Cagliari potesse meglio soddisfare le esigenze degli atleti utilizzatori; chiusura della piscina di Terraimaini per poter effettuare la disinfestazione; la “scoperta” che praticamente tutti gli impianti comunali erano sprovvisti dell’autorizzazione al pubblico spettacolo: tradotto in vulgata, le manifestazioni sportive non avevano i permessi per l’accesso degli spettatori alle tribune.

Nel mezzo, Cagliari è stata invasa da tanti eventi sportivi, anche grazie all’operato, sotto l’egida del Coni Sardegna, delle Federazioni Sportive e degli Enti di Promozione Sportiva: incontri di qualificazione agli Europei della Nazionale Maschile e Opening Day della Serie A1 Femminile di Basket, oltre che a svariate amichevoli della Dinamo Sassari; un torneo internazionale di Hockey su Prato, oltre che i play-off Scudetto di A1 maschile; la prova speciale del Rally di Sardegna; un notevole incremento delle manifestazioni podistiche su strada a carattere sociale; e tanto altro. La cesura con il passato è stata netta nel senso di una vogli di democratizzare l’attenzione sportiva, prima concentrata quasi unicamente verso il Calcio di Serie A, dando risalto anche agli sport “minori”: pochi sanno, e qui c’è il “problema” culturale, che Cagliari ha vinto 3 Scudetti nell’Hockey su prato con l’Amsicora, sport nel quale è presente nei massimi campionati con 5 squadre, oppure che da anni il Cus Cagliari difende la massima serie nel Basket Femminile e nell’Atletica Leggera e altre eccellenze in altri sport.

E’ notizia di pochi giorni fa che Cagliari ha presentato, nel corso di una cerimonia nella sede del Coni a Roma, la sua candidatura per Città Europea dello Sport 2017: abbiamo deciso di intervistare l’Assessore Marcialis affinché possa spiegare in cosa consiste questa candidatura, quali vantaggi porterà alla cittadinanza e per fare un riassunto di quanto fatto in questa consiliatura e dei propositi per la prossima, qualora gli elettori volessero confermare la fiducia all’amministrazione uscente.

Gianluca Zuddas

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