Caleb Green a SardegnaSport.com: “Mal di rimbalzo? Dinamo, ti guarirò io! Non vedo l’ora di entrare nel gruppo!”

Dalla natia Tulsa, Caleb Green, uno dei volti nuovi della Dinamo Sassari 2013-2014, comincia a pensare a quello che lo aspetta. Una Sardegna affamata di basket, ma soprattutto di rivincite dopo l’eliminazione prematura dagli ultimi playoff, pronta ad esaltarsi per l’atletismo e la sostanza dell’ala forte che in maglia Orleans fece malissimo agli isolani. Così, laddove il 

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Dalla natia Tulsa, Caleb Green, uno dei volti nuovi della Dinamo Sassari 2013-2014, comincia a pensare a quello che lo aspetta. Una Sardegna affamata di basket, ma soprattutto di rivincite dopo l’eliminazione prematura dagli ultimi playoff, pronta ad esaltarsi per l’atletismo e la sostanza dell’ala forte che in maglia Orleans fece malissimo agli isolani. Così, laddove il da poco compianto J.J. Cale nasceva e cominciava la grande parabola di cantautore schivo e idiosincratico ai riflettori (a lui devono il successo Eric Clapton, Lynyrd Skynyrd, Dire Straits), Caleb si gode le vacanze e risponde quasi con l’acquolina in bocca per la nuova avventura.

“Non vedo l’ora di cominciare a lavorare ed entrare a far parte del gruppo – dice in esclusiva a SardegnaSport.com – Penso che questa Dinamo Sassari abbia tutto per vincere, anche se ovviamente non sarà facile e la concorrenza sarà molto agguerrita. Mi sento pronto per unirmi a dei ragazzi che lavorano insieme da tempo e sono sicuro mi faranno sentire subito a mio agio”.

Sassari evoca ricordi dolcissimi, e in qualche modo si dovrà far perdonare: “Ho avuto modo di conoscere il pubblico sassarese l’anno scorso (23 punti e 8 rimbalzi contro la Dinamo nella sfida di Eurocup ad Orleans ndr), sono fantastici, gente competente e con una grande cultura cestistica”.

Caleb Green è una precisa richiesta dell’allenatore, che ha voluto nel roster un’ala forte diversa rispetto a quelle viste in passato al Pala Serradimigni. Meno perimetrale dei vari Plisnic e Gordon, dovrà allo stesso tempo garantire presenza sotto le plance e adattamento al “corri e tira”, marchio di fabbrica di Meo Sacchetti. “Non ho ancora avuto modo di parlare con il coach, né di tattica con la società. Conosco Sacchetti perché ha fama di allenatore esigente e che ha sempre fatto rendere al meglio le sue squadre. Il “corri e tira”? Mi diverte molto il gioco veloce, la mentalità che vuole tiri rapidi e secondi possessi mi esalta. Penso che non ci metterò molto ad adattarmi”.

La Dinamo ha il suo tallone d’Achille secolare nel fondamentale dei rimbalzi. Green e Johnson sono gli uomini scelti per provare a tappare la falla. “Spero e credo di poter dare una mano su questo versante – conclude l’ala – La lotta a rimbalzo è uno dei miei punti forti e cercherò di dare il mio contributo ad una squadra di atleti come quella forgiata dal presidente Sardara e il general manager Pasquini. Insieme potremmo vincere le sfide e superare gli ostacoli che ci troveremo di fronte”.

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