Verso Giana Erminio-Torres, parla Recino: “Torres squadra tosta, speriamo di non perdere”

Giorgio Recino, attaccante della Giana Erminio (foto: www.asgiana.com)
Giorgio Recino, nato il 22 novembre 1986, è stato uno dei protagonisti del triplo salto di categoria, dalla Promozione alla Lega Pro, della Giana Erminio. Il padre, a dispetto del cognome, è originario della provincia di Sassari. Abbiamo scambiato due chiacchiere con lui prima della sfida alla Torres di sabato. “Arriviamo da una sconfitta che ci ha fatto male (2-0 al “Brianteo” col Monza, ndr), dopo il buon risultato col Como volevamo tenere aperta la striscia positiva. Adesso ci stiamo preparando ad affrontare una squadra attrezzata. Siamo certi che sarà una partita dura.” Come arrivate all’incontro con la Torres? “A parte lo squalificato Perna, siamo al completo.Abbiamo un’età media superiore alla Torres ma un chilometraggio nettamente inferiore in questa categoria, per molti di noi è un’esperienza nuova.” Nella conferenza stampa di presentazione del match, l’allenatore dei sassaresi ha affermato che “chi è bravo in D, lo è anche in Lega Pro.” Sei d’accordo? “L’esperienza conta ma, vista la buona partenza, sono d’accordo con l’allenatore con Costantino. Speriamo di continuare così.”
Dalla Promozione alla Lega Pro, qual è il segreto? “Abbiamo cambiato molto poco facendo solo qualche innesto di stagione in stagione mantenendo comunque l’ossatura, nessuna rivoluzione. Il gruppo viene prima di ogni cosa e anche la società si muove per inserire in rosa giocatori senza particolari grilli per la testa.” Soddisfatto dell’inizio di stagione della Giana? “Abbiamo perso qualche punto per strada ma, rispetto all’anno scorso, non abbiamo accusato il salto di categoria riuscendo a partire forte. In questo mister Albè (al ventesimo anno sulla panchina dei lombardi, ndr) è stato molto importante compattando il gruppo e insistendo, con pazienza, nel farci capire quanto sia importante avere un buon rapporto tra compagni di squadra.” Siete stupiti dalla partenza dei rossoblù? “Come dicevo prima, per noi è tutto nuovo e sappiamo poco della Torres, per questo non saprei dire quali siano i suoi obbiettivi. Guardando le partite finora disputate dai sardi, abbiamo avuto modo di apprezzare una squadra tosta e spinta da un grande pubblico. Speriamo di non perdere anche se, come facciamo sempre, proveremo a vincere.” 68 gol in 3 anni, quest’anno ancora a secco. Come mai? “Ho giocato da titolare solo in due occasioni, non è facile fare gol in quindici minuti. Il mister ha fatto le sue scelte spiegandomi le sue decisioni con grande serenità e io, con lo stesso sentimento, le ho accettate senza problemi.”
Mauro Garau