Ciclismo, MTB – Ottimo Luca Marras a Milano
A Milano, al Parco Monte Stella, è andata in scena lunedì 28 aprile la seconda tappa degli Internazionali d’Italia. A dominare è stata purtroppo la pioggia, che ha imposto la chiusura del salto più spettacolare del percorso, una rampa che avrebbe sicuramente fatto molta selezione.
Di alto profilo il lotto dei partenti: da Marco Aurelio Fontana (bronzo a Londra 2012) al campione del mondo Nino Schurter, passando per Tiberi, Tempier, Jenny Rissveds e tanti altri. Unico sardo tra gli Juniores Luca Marras (GS Runner), alla prima esperienza internazionale, partito 143° (le posizioni in griglia sono dettate dal ranking UCI e nazionale TOP CLASS) su 158 iscritti.
Il circuito presentava brevi strappi richiedenti tanta “trazione” e insidiose discese su un terreno molto compatto, reso scivoloso dalla pioggia della mattina. Marras, partito alle 11, cerca di recuperare posizioni dalle retrovie. Il primo giro è come sempre un calvario tra sgomitate e manubri che si toccano; un sali e scendi continuo dalla bici per i troppi rallentamenti nelle zone strette, del resto partire così in fondo creerebbe problemi anche ai più forti. Marras spinge a tutta e si porta avanti sfruttando le parti in salita, recuperando terreno progressivamente.
A supportare Marras ci sono la famiglia e alcuni amici arrivati in terra meneghina: negli ultimi 2 giri il momento più ostico, solo e spingere senza riferimenti, raggiungendo quasi subito un altro gruppetto per chiudere la gara al 36° posto assoluto, 16° degli italiani. Lì davanti gli svizzeri dettano legge, il primo chiude con quasi 1’30” di vantaggio su chi insegue.
Per Marras ottimo risultato, in una gara che significava tanto (veniva da due KO meccanici nelle precedenti in Sardegna) dal punto di vista tecnico, psicologico e dell’esperienza a certi livelli. “In Sardegna non sarei riuscito ad andare così forte – dice all’arrivo – lo stimolo che suscita correre al fianco di questi atleti permette di dare molto di più”.
Un risultato importante e incoraggiante quello del giovane di Sorgono, che nel suo piccolo cercherà di trainare il movimento. Un mondo, quello della MTB in Sardegna, che conta su pochi numeri e paga la difficoltà di confronti di un certo livello. La crescita delle società e degli atleti, in particolare di quelli giovani, andrà incentivata per aumentare le occasioni di competizione oltre Tirreno, affinché gli isolani possano partire più avanti e gareggiare alla pari dimostrando quanto valgono.
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