Cagliari, nuovo stadio: saranno scintille? E sul provvisorio…
Appuntamento importante, quello di martedì 5 aprile, per l’iter che dovrebbe portare Cagliari e il Cagliari ad usufruire di uno stadio nuovo nell’area cittadina di Sant’Elia a ridosso del centenario della società (2020). Nel Consiglio Comunale di domani, infatti, inizierà la discussione che si preannuncia calda, mentre il Cagliari Calcio auspica che arrivi la votazione sulla dichiarazione di pubblico interesse, condizione necessaria per proseguire verso la realizzazione dell’impianto.
La seduta con all’ordine del giorno (anche) lo stadio del Cagliari inizierà alle 17:30 dopo alcune interrogazioni dei consiglieri, sarà trasmessa in streaming dal sito del Comune di Cagliari. Il club rossoblù è il primo a percorrere l’iter previsto dalla Legge di Stabilità del 2014. Nelle varie commissioni che hanno passato al vaglio il progetto reso pubblico nei mesi scorsi è arrivato l’ok, ultimo step rappresentato rappresentato dalla Commissione Bilancio e Patrimonio. E’ possibile che domani avvenga l’illustrazione del progetto, mentre martedì prossimo si potrebbe procedere al voto, con possibili emendamenti.
L’ITER – Preso atto delle dimensioni delle varie aree ideate (LEGGI QUI) e delle voci di spesa per le parti (55 milioni circa di investimento complessivo: 10 da Comune e Cagliari Calcio, 19 dalle banche più risorse da Regione e fondo Sfirs), l’attesa è per la ratifica della durata della concessione (51 anni) al club del presidente Giulini. Dopo l’ok alla valutazione dell’interesse pubblico – che il Cagliari ha auspicato ufficialmente oggi in un comunicato, rinforzato dalle parole del presidente della Lega di B Abodi – , il Cagliari dovrà vedere approvato (conferenza di servizi) il progetto definitivo entro 120 giorni. A quel punto, entro 90 giorni ci sarà l’assegnazione dei lavori tramite gara pubblica, con il Cagliari Calcio che potrà esercitare il diritto di prelazione entro 15 giorni dall’aggiudicazione definitiva, diventando aggiudicatario se dichiarerà di assumere un’offerta migliore.
STADIO PROVVISIORIO, DOVE? – Mentre il percorso di gestazione del nuovo stadio prosegue (sembra) senza intoppi ma non senza dibattito (che si accenderà martedì in aula), tra i vicoli del capoluogo ci si interroga curiosi su quale possa la zona individuata da Comune di Cagliari e Cagliari Calcio per lo stadio provvisorio, dove giocare durante i lavori per il nascituro impianto. Come dichiarato a più riprese, la volontà della società e dell’amministrazione comunale (a 2 mesi dalle elezioni) è quella di trovare una sistemazione in città. Epilogo che conviene a tutti, dalla politica al club, che non può permettersi di allontanarsi per tanto tempo dalla sua sede, e che per questo viene ricercata alacremente e segretamente. Rimane in piedi l’originaria pista Olbia, tramontata (parola di Giulini, a meno di sorprese) l’idea Is Arenas, mai prese in considerazione quelle inerenti lo sbarco in cittadine dell’hinterland o non troppo lontane da Cagliari.
C’E’ LA PISTA SEGRETA? – Comune e Cagliari Calcio lavorano per una soluzione che soddisfi tutti, economicamente e logisticamente, in relazione a costi e tempistiche. Come noto da anni, le opzioni non appaiono tante, per un problema già affrontato con la gestione Cellino. Lasciando da parte e ammettendo la possibilità che esista una carta segreta e al momento ignota, bisogna prendere in considerazione l’area di via San Paolo (periferia ovest di Cagliari), già individuata dalla vecchia Giunta comunale, ma dove l’amministrazione Zedda ha manifestato l’intenzione di far sorgere un ecocentro foriero di polemiche. Spinosa anche la zona di Su Stangioni (vicino alla SS 554), al centro della lotta tra proprietari e Comune in merito alla lottizzazione, con procedimenti amministrativi in corso. Un’idea potrebbe essere quella di San Bartolomeo, adiacente all’attuale Sant’Elia. Area non grandissima, che prevederebbe probabilmente un orientamento dell’impianto (est-ovest) differente da quelle che sono le indicazioni normative (ma questo non sarebbe un ostacolo insormontabile); permetterebbe in linea teorica di sfruttare gli attuali parcheggi del Sant’Elia e di non stravolgere la viabilità. Tuttavia permangono le perplessità: dalle dimensioni dell’area alla possibilità di giocare durante i lavori, passando per l’assenza di strade adeguate nella zona viale Diaz-viale Poetto. E l’idea di cominciare i lavori sul nuovo stadio dal “lato mare”, così da tenere attivi i parcheggi attualmente “lato Distinti” potrebbe non essere sufficiente per rendere percorribile questa teorica soluzione.
Fabio Frongia