Olbia, Molino cuore da capitano

Daniele Molino, capitano e simbolo dell'Olbia

Daniele Molino, capitano e simbolo dell’Olbia

L’Olbia vince e convince contro il San Cesareo e dopo mesi di rincorse avrà la possibilità di guadagnarsi i playoff senza dover guardare i risultati delle altre contendenti. Con una vittoria a Budoni i bianchi sarebbero matematicamente qualificati, obiettivo che solo a inizio gennaio sembrava una chimera. Dopo tre partite non proprio entusiasmanti, più per i risultati che per il gioco, i ragazzi di mister Mignani sono tornati a essere una macchina da gol, grazie al tridente fuori categoria composto da Cossu, Mastinu e Molino.

È proprio il capitano olbiese il valore aggiunto della rosa. Dopo l’infortunio di Coloritti, under del centrocampo gallurese, era toccato a Molino sedersi in panchina. Un’assenza che è coincisa con il periodo meno brillante dell’avventura di Mignani a Olbia. Tre partite e due soli punti, con la sconfitta contro l’Albalonga e i pareggi contro Viterbese e Ostiamare. La partita di ieri ha visto il rientro dal 1′ di capitan Molino e gli attaccanti hanno ripreso a fare gol. Coincidenze? Forse sì, ma è indubbio come il numero 10 sia un valore aggiunto per questo gruppo. Prezioso il suo contributo davanti, con la sua capacità di difendere palla e svariare su tutto il fronte d’attacco, togliendo pressione e marcature asfissianti al collega di reparto Mastinu. Se poi ai suddetti aggiungiamo l’estro di Cossu il gioco è fatto. L’inserimento di un ottimo Doddo ha permesso al tecnico Mignani di rispolverare il tridente delle meraviglie e il risultato è stato subito lampante. Certo, l’avversario non era dei più difficili da affrontare ma la Serie D è una categoria in cui nessuno regala niente e tutte le squadre sono ostiche e temibili, specialmente quelle che difendono con tutti gli uomini dietro la linea della palla.




Se mai ce ne fosse bisogno, capitan Molino ha dimostrato ancora una volta quanto sia importante per questa squadra. Con lui in campo anche i compagni giocano più liberi, forse scaricati da un po’ di responsabilità. Nonostante le tre panchine di fila, il numero 10 ha reagito da condottiero e anche nel post partita ha speso parole al miele per l’ambiente gallurese. Si è dimostrato leader vero, anteponendo il bene della squadra alla gloria personale e dimostrando grande maturità.

Sarà quindi Molino a caricarsi l’Olbia sulla spalle anche a Budoni, campo in cui il capitano gallurese è tutt’altro che amato. Sperando arrivino i playoff e un obiettivo da sogno chiamato Lega Pro. Con il numero 10 protagonista annunciato.

Giampaolo Gaias




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