Le parole di Simone Padoin dal ritiro di Pejo
Protagonista, fin qui, del mercato rossoblù, Simone Padoin è stato uno dei giocatori più acclamati in questi primi giorni di ritiro. L’ex Juve e Atalanta si è concesso quest’oggi ai microfoni, queste le sue parole: “Ieri è stata una buona sgambata, abbiamo provato a fare le prime cose che il mister ci ha insegnato in questa settimana e ritengo che ci sia di che esser soddisfatti”. Il nuovo acquisto rossoblù, come detto, sta raccogliendo l’affetto di tutti i tifosi accorsi a Pejo : “Mi fa e ci fa piacere essere seguiti così tanto, anche ieri durante l’amichevole c’era tantissima gente. Ci aspettiamo tanto entusiasmo anche ad Aritzo, i compagni mi hanno già parlato dell’affetto che riceveremo”. Io talismano del Cagliari? “Si, ora darò tutto per questi colori.
Negli ultimi anni ha affrontato la preparazione con Conte e con Allegri, in questi giorni sta imparando a conoscere i metodi di Rastelli: “La preparazione con Conte non la auguro a nessuno, è veramente pesante! Quella di Allegri e del mister Rastelli si equivalgono a livello di fatica e partiamo positivi per la stagione che verrà. Credo che i metodi di Conte siano importabili anche a Cagliari: ha dimostrato anche in Nazionale che col lavoro e la fatica, l’organizzazione e la programmazione, sia possibile raggiungere grandi traguardi. E non vedo perché questo non si possa fare anche a Cagliari”.
Tra i tifosi e gli addetti ai lavori si è aperto una sorta di dibattito sul tuo ruolo ideale: “Quando ho parlato col direttore Capozucca mi è stato detto che avrebbero puntato su di me per qualsiasi ruolo e io ho dato massima disponibilità al mister, perciò qualsiasi cosa deciderà io la metterò in pratica. Quando Storari mi chiamò per parlarmi del Cagliari mi descrisse una città stupenda e un gruppo di ottimi ragazzi: devo dire che le prime impressioni sono certamente positive. Mi sto inserendo bene, questo è un gruppo giovane e con molto entusiasmo. Si vede che la squadra è reduce dalla vittoria di un campionato, e come sono soddisfatto io sono soddisfatti tutti i nuovi”.
Passi da una squadra che lotta per i piani alti ad una squadra che deve salvarsi, cambia qualcosa? “Ho sempre interpretato il calcio per dare il massimo, e come ho dato il massimo alla Juve per vincere lo darò anche al Cagliari per salvarsi. Non cambia niente. E poi prima di giocare a Torino, giocavo con Atalanta e Vicenza, quindi non ho sempre avuto come obiettivo lo scudetto. Quel che conta è il massimo impegno”.
dai nostri inviati Fabio Frongia e Oliviero Addis