Sechi-Torres, venerdì giorno buono per la fumata bianca?

Le ultime sulla trattative per cedere la società SEF Torres Calcio 1903.

Salvatore Sechi, imprenditore interessato ad acquistare la Torres

Salvatore Sechi, imprenditore interessato ad acquistare la Torres

Nonostante la sostanziale pausa dal vociare insistito circa il futuro societario della Torres, rimangono ore caldissime per la trattativa che farebbe passare di mano l’ultracentenario club di via Coradduzza.

L’imprenditore Salvatore Sechi, da mesi alla ribalta per il dichiarato tentativo di rilevare la società, continua a lavorare più o meno sotto traccia con l’attuale amministratore unico Daniele Piraino e con Andrea Baeli (qualcosa di più di un consulente finanziario, ormai è acclarato). Il nodo della questione resta sempre l’ormai nota mancata approvazione del bilancio.




Un ostacolo non da poco, che Sechi ha sempre posto come imprescindibile per arrivare alla stretta di mano definitiva. Su questo la controparte continua a prendere tempo, in silenzio, sostenendo che ancora si debbano verificare diversi aspetti della gestione Capitani, pur minimizzando almeno a parole. La storia è però in evoluzione, Sechi sembra molto motivato a chiudere in tempi stretti, non fosse altro perché il calciomercato apre giovedì 1 dicembre e c’è da costruire quasi ex novo una squadra ultima in classifica.

Sassarese e tifoso torresino, già vicepresidente con Rinaldo Carta patron, Sechi si era mosso nelle scorse settimane con l’intento di chiamare (o richiamare) in rossoblù calciatori e allenatore di categoria in grado di risollevare le sorti sportive della Torres, ma il tutto era tornato in stand-by a causa dello stallo davanti a Piraino e Baeli. Ora le cose appaiono di nuovo mature, portare avanti la barca in questo modo è sempre più problematico, e Sechi non ha abbandonato il sogno di portare autonomamente la Torres fuori dal tunnel, perseguendo una sua nota convinzione: “in Serie D le cordate e altre amenità lasciano il tempo che trovano”diceva a inizio settembre, chiudendo il campo a potenziali collaborazioni con altre componenti cittadine, cosa che oggi pare confermarsi.

Al di là di come i fatti possano o meno ratificare le sensazioni odierne, si attendono passi concreti da parte di chi oggi gestisce la società, mentre mercoledì mattina è arrivato il benservito dal gestore dell’albergo in cui si alloggiava e del campo di allenamento di Ossi. Una grana in più (tra le tante) da risolvere, che certifica come il delirio degli ultimi mesi stia raggiungendo livelli di guardia.

Fabio Frongia




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