Capozucca: “Mi tengo Rastelli, rosa ok ma sui terzini…”

Il direttore sportivo fa il punto in casa rossoblù.

Stefano Capozucca, diesse del Cagliari

Stefano Capozucca, diesse del Cagliari

Ospite ai microfoni di Radiolina, nella cornice dello Store ufficiale del Cagliari, il direttore sportivo rossoblù Stefano Capozucca ha riservato come sempre considerazioni non banali circa la squadra e il calciomercato.

Si parla di Di Gennaro, centrocampista in scadenza di contratto che domenica è stato espulso dopo mezzora aiutando in qualche modo il Pescara a tenere testa al Cagliari, fino a quel momento padrone del campo. “Non sono io che devo modificare il carattere dei giocatori – dice Capozucca – lui ha una certa debolezza caratteriale sulla quale deve lavorare. Non voglio fare il procuratore di Di Gennaro, perché non ne ha bisogno, ma qui per mesi si è fatto il nome di Valdifiori (l’uomo che poteva essere un’alternativa al milanese ndr), ma io penso che tra i due non ci sia paragone. Questo è il mio parere”.

Tante le domande in merito alle mosse di mercato attuate in estate, Capozucca le dribbla e si concentra su Nicola Murru, con parole al miele. “Quest’anno Murru ha avuto una maturazione non da poco – afferma Capozucca -, prima di infortunarsi ha avuto un rendimento molto buono, è vero che non c’è un’alternativa mancina, con Rastelli ci siamo accontentati di Bittante che può giocare su entrambe le fasce, penso però che Murru stia facendo molto bene, e quando leggo il suo nome all’interno delle classifiche dei flop della Serie A rabbrividisco. Nicola sta recuperando, spero di ritrovarlo in campo contro il Sassuolo come Joao Pedro. Con il rientro di Ionita, che è quello per il quale serve un po’ più di tempo, avremo la rosa al completo, salvo sorprese negative che nessuno si augura”.




Guai a fare voli pindarici. “Il presidente ci ha chiesto la salvezza – continua – e dobbiamo ancora conquistarla, poi penseremo ad altri discorsi. Non siamo a due terzi del cammino, Pescara era una tappa fondamentale e l’avevo detto ai ragazzi. Ho letto molte critiche al fatto che il Cagliari si fosse presentato a Genova con tanti giovani, però molti non capivano l’importanza che davamo alla gara di Pescara. Borriello? Sta molto bene a Cagliari, contrariamente a quello che si pensa, e penso possa rinnovare”.

Sulla Coppa Italia, snobbata dal Cagliari come tutte le squadre. “Sono d’accordo sul fatto che il format della Coppa Italia non vada bene. Questa competizione dovrebbe iniziare prima per tutte le squadre, con quelle di caratura inferiore che dovrebbero giocare in casa contro le big, guardando all’interesse sportivo e al fattore incassi, visto che in gara secca si dividono al 50 e 50”.

Stefano Capozucca, ds del Cagliari

Stefano Capozucca, ds del Cagliari

Inevitabile parlare di Rastelli: quando rinnoverà? “Il presidente è una persona molto attenta a queste cose, valuta tutti sul campo, dobbiamo ottenere dei risultati e penso che Giulini voglia aspettare che il Cagliari sia tranquillo. Io stesso avevo un rinnovo di contratto automatico in caso di promozione in Serie A, perché mi piace scommettere su me stesso, adesso la clausola per il rinnovo automatico ce l’ho per qualcosa di più della salvezza…”, chiosa col mistero l’ex dirigente genoano.

“Ci sono due giocatori per i quali stravedo: Joao Pedro e Sau. Il primo, dopo la retrocessione, volevano tutti mandarlo via a calci nel sedere, sono arrivato e l’abbiamo impostato come trequartista vedendoci bene in tal senso; il secondo non si è mai reso conto del suo reale valore, penso non sia da meno rispetto a Giuseppe Rossi e Di Natale, gli parlai dopo l’ultima giornata di Serie A 2014/2015 e non aveva più voglia di stare qui, adesso secondo me Marco potrebbe giocare in qualsiasi grande squadra”.




Si pensa a possibili rinforzi per gennaio? “Il mio mestiere impone di pensare sempre al mercato, è normale che qualche idea ce l’abbia, ho la fortuna di avere un presidente che ascolta, valuta, dice la sua, si arrabbia e mi manda a quel paese, però abbiamo più o meno la stessa lunghezza d’onda su molte cose. Questo è un bene per il Cagliari, il presidente Giulini è un patrimonio importante per questa società e per la Sardegna. Io sono convinto che tra 2-3 anni questa sarà tra le sei-sette società più forti d’Italia”.

Davide Di Gennaro

Davide Di Gennaro

Capozucca è d’accordo sul fatto che “c’è qualcosa da fare nel settore terzini” ma non ha nessuna voglia di tornare sulla vicenda Mati Fernandez (“Abbiamo Tachtsidis e siamo contenti”), mentre sul gioco del Cagliari Capozucca glissa: “Non parlo di questioni tecniche, io faccio il dirigente e non l’allenatore, a me il fatto del gioco interessa relativamente perché bado ai punti e alle vittorie. Sento che il Pescara gioca benissimo ma ancora non ha vinto, preferisco il mio Rastelli a Oddo, il quale continua a dire di proporre un gran bel gioco ma sul campo ha totalizzato cinque punti”. 

Il sogno di Capozucca per il Cagliari è chiaro: “Voglio giocare l’Europa nel nuovo stadio, a Cagliari sto molto bene, vivo in centro e con la gente mi trovo benissimo, penso che il popolo rossoblù lavori duramente e la domenica vuole che il Cagliari vinca. A Torino, dopo la figuraccia contro la Juventus, mi sono arrabbiato molto e ho fatto una scenata in spogliatoio, dicendo ad Allegri che, se avesse voluto fare allenamento, ci avrebbe potuto chiamare. Bisogna sempre sognare in grande: io, noi e i tifosi”.

Manca qualcosa a centrocampo? “Non penso, abbiamo Padoin che può fare tutti i ruoli come dimostrato alla Juventus, Dessena e Barella anche loro sanno fare entrambe le fasi, secondo me Nicolò è una mezzala e deve solo crescere a livello di forza”. Stessa cosa dicasi per l’attacco: “E’ il reparto dove abbiamo più giocatori, Melchiorri sta recuperando, Sau e Borriello sono straordinari, direi che in prima linea non abbiamo bisogno di intervenire”.




Come mai Andrea Cossu non è rimasto in rossoblù? “Cossu è stato un giocatore importante per il Cagliari, noi prima della Serie B puntammo su Joao Pedro e Farias e sulla trequarti potevano nascere dei dualismi. Abbiamo fatto una scelta, con Andrea ci avevo parlato, sono contento faccia ancora parte della famiglia giocando nell’Olbia”. 

Un pregio e un difetto di Rastelli?Il pregio è che è una persona molto leale, con la quale si può parlare e io lo faccio quotidianamente, il difetto è che quando vince non è mai severo con la squadra, io sono del parere che si potrebbe dire qualcosa di diverso quando magari si vince senza meritare troppo, però Rastelli è al primo anno di Serie A e sta lavorando molto bene”.

Uno degli elementi in discussione è Giannetti: Ha giocato a Verona in condizioni precarie, è un grandissimo ragazzo e merita tanto, ha grandi qualità come abbiamo visto tutti”.

Su Deiola, oggi in prestito a La Spezia. “Tenerlo un altro anno a Cagliari giocando poco non era una buona cosa, secondo me può stare in una rosa futura del Cagliari, a La Spezia c’è Mimmo Di Carlo che conosco bene e che stima molto Alessandro”. 

Come mai cedere Balzano? “Bisogna ricordare che Isla gioca dove avrebbe giocato Balzano, Isla è il terzino titolare del Cile, non l’ultima squadra al mondo. Abbiamo preso Isla battendo la concorrenza di molte squadre, ha avuto dei problemi arrivando qui con poca preparazione, è un calciatore più offensivo che difensivo e questo magari lo espone a delle critiche. Nelle ultime giornate, penso alla vittoria in casa contro l’Udinese, Isla è stato tra i migliori in campo, dopo Sau. Secondo me Balzano l’anno scorso non ha giocato una grande stagione, mi prendo le responsabilità della decisione, lui voleva rimanere in Sardegna e ha doti morali importanti, però per sua sfortuna decido io”.

Si parla anche di presenza dei tifosi in trasferta. “La libertà del tifoso è sacrosanta, purtroppo con tante inibizioni si è ridotta la possibilità di andare in trasferta come un tempo, spero che le cose possano cambiare per il bene di tutti”. E sull’Olbia: “E’ una società molto vicina al Cagliari e ci sono giocatori di livello, sia esperti come Cossu o Ragatzu, sia giovani che sono usciti dal vivaio del Cagliari e potranno magari tornare in rossoblù. La seguiamo da vicino, ovviamente”.

Commenti Facebook


Facebook
Facebook
Twitter
Visit Us
Follow
Google+
YouTube
Instagram

Lascia un commento