Rabbia e valutazioni, ma Rastelli resta al Cagliari

L’allenatore rimane (saldo?) sulla panchina rossoblù.

Massimo Rastelli durante un allenamento.

Massimo Rastelli durante un allenamento.

Tanta rabbia, voglia di dimenticare, qualche sfuriata e i doverosi confronti interni. Ma nulla più. In casa Cagliari il post-Napoli scorre via senza sussulti, nonostante dopo il fischio finale gli automatici rumors (e qualche speranza dei più critici) avessero iniziato a prendere piede, inerenti un possibile divorzio dall’allenatore Massimo Rastelli. La posizione del tecnico campano appare salda, e non risulta che oggi sia nemmeno arrivata sotto la lente d’ingrandimento del presidente Giulini (ovviamente molto arrabbiato) e dal resto della dirigenza rossoblù.




Testa agli errori commessi contro il Napoli, ma sopratutto al match di sabato (ore 15) ad Empoli, nuovo scontro da non sbagliare, in una partita la cui tipologia ricorda quella di una settimana fa a Pescara, quando i sardi si fecero trovare pronti al cospetto di una diretta concorrente visibilmente inferiore. Contro avversarie più quotate, però, il Cagliari quest’anno ha fatto molta fatica, salvo rarissime eccezioni, e l’impotenza condita da ripetute imbarcate non piacciono di certo alla dirigenza. L’umore, insomma, non è dissimile da quelli che seguirono le debacle contro Juventus, Torino, Lazio e Fiorentina, ma per il momento, almeno fino a sabato prossimo, Rastelli non si tocca.




Rimangono ben chiuse nel freezer tutte le potenziali alternative prese in considerazione (comunque molto timidamente) qualche settimana fa durante il periodo più critico. Il calciomercato non muore mai, in fatto di giocatori e allenatori, e alla prossima fermata empolese non bisognerà mancare l’appuntamento con una nuova ventata di tranquillità. Definitiva o ancora una volta effimera?

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