Il Cagliari viene beffato nei minuti di recupero all’Artemio Franchi di Firenze: le nostre pagelle dei rossoblù
RAFAEL 6,5 – La differenza tra un portiere vero ed un aspirante tale si palesa quest’oggi all’Artemio Franchi. Il brasiliano è sempre attento e dà fiducia a tutto il reparto, incolpevole in occasione della rete di Kalinic.
ISLA 6 – Se Tello risulta evanescente il merito è anche e soprattutto del terzino cileno, bravo ad arginarlo in più di un’occasione. Più impreciso in fase di spinta.
PISACANE 6 – Non sarà stilisticamente perfetto negli interventi, ma risulta efficace e puntuale nell’arco di tutto il match.
BRUNO ALVES 5 – Guida il reparto in maniera autoritaria per 91′ ma sporca la sua prestazione lasciandosi sfuggire alle spalle Kalinic che timbra la partita a tempo quasi scaduto. Un errore imperdonabile per un giocatore della sua caratura e che pesa come un macigno sulle sorti della gara.
MURRU 5,5 – Chiesa è una spina nel fianco e il terzino rossoblù lo soffre per tutti i 45′ in cui resta in campo. Le occasioni principali per la Viola nascono tutte dalla sua corsia (dal 45′ MIANGUE 5,5 – Subentra a Murru ma il risultato non cambia. Soffre anche lui Chiesa e rimedia un’ammonizione ingenua)
IONITA 6 – Chiamato ad un lavoro oscuro quanto massacrante, pressing a tutto campo e presenza asfissiante sul primo portatore di palla avversario. Determinante ai fini dell’equilibrio rossoblù (dal 85′ PADOIN – SV)
TACHTSIDIS 6 – Più importante come schermo davanti alla difesa che nelle vesti di playmaker. Non fa mancare la grinta (latitante in altre gare) nonostante si perda talvolta in qualche leziosismo di troppo.
DESSENA 5,5 – La grinta non manca mai, come da consuetudine, ma è troppo farraginoso in fase di impostazione. Il rimpianto è per l’occasione dopo pochi minuti di gioco che avrebbe potuto dare un’altra piega alla partita.
BARELLA 6,5 – Svolge le due fasi in maniera encomiabile. Puntuale nel raddoppiare su Chiesa in supporto a Murru e infaticabile incursore quando il Cagliari prova a sorprendere Astori e compagni. E chissà quante volte ripenserà all’occasione capitatagli a tempo quasi scaduto…
JOAO PEDRO 6 – Il brasiliano gioca una partita lucida, cerebrale, in cui svaria su tutto il fronte offensivo senza mai dare punti di riferimento. Ragiona su ogni pallone senza mai farsi prendere dalla foga. Cala vistosamente nella ripresa (dal 72′ SAU 5 – L’occasione fallita è lo specchio dei rimpianti rossoblù e di un momento complicato della sua stagione. Avrebbe potuto fare certamente meglio, in quella circostanza e nei 20 minuti concessi da Rastelli)
BORRIELLO 6,5 – Ha il merito di tenere in costante apnea la retroguardia viola ogni qualvolta ha il pallone tra i piedi. Dai suoi spunti nascono le principali occasioni per i rossoblù.
RASTELLI 6 – Lo spartito disegnato dal tecnico è chiaro sin da subito: lasciare il pallino del gioco in mano ai viola per poi provare a pungere in contropiede, sulla falsariga di quanto visto contro Milan e Roma. Il piano regge per oltre 90′ e quest’oggi (a differenza di altre circostanze) si può recriminare a ragione per gli episodi sfavorevoli.
Stefano Sulis