Meo Sacchetti, Sardara: “Tempo sarà galantuomo…”

“Nulla da aggiungere alla polemica, devo proteggere una squadra”, dice il presidente.

Il presidente della Dinamo Sassari Stefano Sardara

Il presidente della Dinamo Sassari Stefano Sardara

E’ passata quasi in secondo piano la sofferta ma esaltante vittoria contro Brindisi, ma il mondo Dinamo è ancora scosso dalle polemiche per la freddezza riservata a Meo Sacchetti, monumento della storia biancoblù che tornava a Sassari da avversario, per la prima volta dopo il divorzio post-Scudetto. Da domenica sera, quando il coach del Triplete ha espresso la sua amarezza per l’indifferenza a 360 gradi della società isolana, si sono susseguiti dibattiti a mezzo social e mormorii di vario tipo, tra chi si indignava e chi parlava di freddo professionismo, appoggiando l’attuale status quo e quindi chi, oggi, fa parte del club.




Ci ha messo più di 24 ore, Stefano Sardara, per (non) dire la sua, e sceglie le colonne de L’Unione Sarda per fissare il suo paletto nell’arena, in attesa di un futuro che – parole sue – “sarà galantuomo”. Sardara, padre-padrone della Dinamo nel bene e nel male, contro Meo Sacchetti: una telenovela lunga e datata, che si è arricchita dell’ultimo capitolo, dividendo una tifoseria come già in passato su altre nebulose questioni. “Parlerò a fine stagione, non ho niente da aggiungere alla polemica”, così Sardara, somigliante al Trevor Lacey dell’ultimo buzzer beater nel correre e slalomeggiare tra la delusione di Sacchetti, i rimbrotti dei tifosi e le accuse varie, tra cui quella di aver osteggiato l’esposizione di uno striscione in onore dell’uomo varesino ormai sardo d’adozione.

“C’è un campionato da portare a termine – dice Sardara -, devo tutelare una squadra che sta dando tutto nonostante una stagione faticosissima. Penso a Rok Stipcevic, stremato dal virus, senza allenamenti da giorni, che ha voluto a tutti i costi giocare contro Brindisi. E Brian Sacchetti? E’ stato un grande in una gara particolare per lui per tanti motivi”, afferma il patron in riferimento ancora al tema del momento.




L’amato (dalla gente) ex coach viene dribblato una volta di più quando Sardara ricorda che “domenica scorsa era importante vincere perché sennò finivamo al nono posto (fuori dai playoff, ndr) non perché avevamo davanti Meo Sacchetti. I playoff non sono ancora certi, siamo a +4 dal nono posto e possiamo inseguire il quarto, forse non il terzo per via dello 0-2 contro Avellino. Vogliamo rimanere nelle coppe europee, la classifica è corta e io devo proteggere questi ragazzi”.

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