Le ultime sul cantiere dello stadio provvisorio del Cagliari
Dopo l’ok del SUAP (Sportello Unico delle Attività Produttive del Comune di Cagliari), la decisione della Giunta regionale di non sottoporre il progetto ad ulteriore valutazione di impatto ambientale (VIA), in attesa dell’approvazione definitiva (attesa per martedì) della Commissione per il pubblico spettacolo circa la possibilità di ospitare eventi con più di 5000 spettatori, accelerano le operazioni per l’avvio del cantiere che porterà entro quattro mesi all’edificazione dello stadio provvisorio del Cagliari.
SIGNORELLI SUPERVISIONA – Nella mattinata di sabato, sotto la attenta (e grintosa) supervisione di Stefano Signorelli – consigliere di amministrazione del Cagliari Calcio e responsabile del progetto stadio – sono proseguiti i rilievi nell’area che ospitava i parcheggi (lato Distinti) del “Sant’Elia”. Diversi gli studi operati, che continueranno nelle prossime ore, prima di iniziare le demolizioni dei marciapiedi e le rimozioni dei vari pali e degli alberi, che saranno poi ripiantati in altre zone cittadine. Contemporaneamente iniziavano ad operare le ruspe, demolendo i marciapiedi delimitanti l’anti-stadio dai parcheggi, così da appianare l’area per fare posto a recinzioni e futuro stadio. Prosegue, infine, l’opera di delimitazione del cantiere, con i blocchi prefabbricati inizialmente stoccati dentro lo stadio “Sant’Elia”. Nei prossimi giorni i lavori entreranno a pieno regime, preparando l’area per ospitare la Main Stand (la stessa di Is Arenas), il campo da gioco e le tribune Dalmine, oltre a tutte le altre opere che costituiranno la casa del Cagliari almeno fino al 2020, quando si spera di poter inaugurare il nuovo e definitivo stadio da 21 mila posti, laddove oggi sorge il “Sant’Elia”. GUARDA IL VIDEO DELLE DEMOLIZIONI
INCUBO C.P.V. – Sullo stadio provvisorio permane il punto di domanda posto dalla Soprintendenza archeologica sui lavori. Il tutto riguarda il possibile ritrovamento di antichi resti una volta avviati gli scavi. Il documento del 21 aprile 2017 dà l’ok alla perimetrazione parziale dell’area e conferma il “parere favorevole con prescrizioni” visto che l’area interessata figura come “di particolare attenzione in relazione al rischio archeologico”. Il parere positivo, dunque, “non si riferisce ad eventuali ulteriori procedimenti o limitazioni derivanti dalla presenza di vincoli ascrivibili ad altri aspetti del patrimonio culturale e paesaggistico tutelati”, come si legge nella nota. In conclusione, esistono tutti gli ok necessari da parte delle autorità competenti, al Cagliari spetterà di assoldare un archeologo incaricato di verificare l’esistenza e l’entità di eventuali ritrovamenti, mentre per il via libera definitivo manca ancora – come detto sopra – l’ok della Commissione provinciale di Vigilanza. In poche parole, ad oggi, si può solo delimitare e demolire i marciapiedi, concessione iniziale finalizzata a velocizzare gli eventuali, successivi lavori, predisponendo l’area. Ma, ad oggi, nulla può ancora essere edificato nell’area compresa tra lo stadio “Sant’Elia” (datato 1970) e il Mercato Civico.
COME SARA’ LO STADIO TEMPORANEO? – Lo stadio provvisorio – soprannominato Is Arenas 2 ma che potrebbe avere un nome nuovo di zecca ufficializzato prossimamente -, ospiterà poco più di 16 mila spettatori (16.233 per l’esattezza) e sarà ovviamente idoneo ad ospitare partite di Serie A. Sarà orientato come l’attuale “Sant’Elia” (con la Main Stand coperta che darà le spalle all’attuale impianto), avrà 10 Sky box, 5 Cagliari Point e panchine inserite all’interno della tribuna, con il resto degli spalti costituiti dalle tribune Dalmine oggi all’interno del “Sant’Elia”. L’obiettivo è quello di concludere i lavori entro settembre, evitando di dover emigrare per le prime partite della stagione 2017/2018 anche grazie ad un accordo con la Lega, disputando le prime due gare di campionato in trasferta. LEGGI QUI I DETTAGLI DELLO STADIO PROVVISORIO
Fabio Frongia