Fabio Aru: “Prima tappa in ammiraglia ricordando Michele”

Le parole del sardo prima della partenza di Alghero

Fabio Aru all'Abu Dhabi Tour (foto Astana, Bettini Photo)

Fabio Aru all’Abu Dhabi Tour (foto Astana, Bettini Photo)

Fabio Aru sarà in Sardegna alla cerimonia di presentazione delle squadre di Alghero del 100° Giro d’Italia. “Vivrò la prima tappa in ammiraglia– dichiara il villacidrese alla Gazzetta dello Sport- sarà un grande spettacolo, la gente sarda è più appassionata al ciclismo magari anche grazie a me.  Purtroppo non è bastata la mia forza di volontà per essere al via, forzare avrebbe significato anche rischiare la mia carriera”. 




Il Cavaliere dei Quattro Mori ritorna sulla tragedia di Scarponi: “Penso sia giusto che L’Astana corra in 8, é il modo migliore per ricordare Michele. Lui aveva sempre una parola buona per tutti in gruppo. Mi terrò stretti tutti i momenti passati con lui. Per giorni avevo la testa sempre altrove, la notizia mi ha veramente scosso. Solo al funerale mi sono reso conto che era successo. Non ci sono parole, se non abbracciare e aiutare la sua famiglia“.

Aru dice la sua sulla lotta per il Trofeo Senza Fine: “Non sarà solo Quintana contro Nibali: Vincenzo lo vedo bene e farà un grande Giro, ma sono tanti i corridori di livello come Landa, Thomas, Kruijswijk, Pinot e Mollema. Già in Sardegna potremmo vedere qualcosa soprattutto se ci sarà vento“. Per concludere una battuta sulla sua Sardegnae i suoi abitanti: “Di primo impatto sembriamo rudi e indifferenti, ma poi recuperiamo con gli interessi con accoglienza e ospitalità. La partenza da Alghero sarà un qualcosa di unico, non potevo perdermela: lo dovevo al ciclismo e a me stesso”. 

 




 

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