Il presidente barbaricino fa il punto sul mercato verdazzurro
La Nuorese non vuole fermarsi e, pur partita con qualche giorno di ritardo, il duo Artedino-Casapulla è al lavoro per costruire una squadra vogliosa di ben figurare in Serie D. Perché – come ama dire il presidente – “non amo fare presenza, mi piace competere e ottenere il massimo possibile”. E allora, lasciata alla spalle la querelle con Ninni Corda che ha mandato a monte i piani tecnici iniziali, si va avanti con Peddio allenatore e l’ex calciatore napoletano come addetto al mercato. I primi arrivi sono già stati annunciati (leggi qui) ma altri sono in cantiere.
“Stiamo puntellando la rosa”, spiega Artedino, presente sugli spalti del “Bruno Nespoli” di Olbia in occasione del derby di Coppa Italia contro l’Arzachena. “Abbiamo chiuso con Enrico Verachi (centrocampista offensivo nuorese, classe 1990) e Davide Bottone (centrocampista classe ’86, alla Torres dal 2013 al 2016), ci mancano due attaccanti per i quali stiamo seguendo diverse piste. Per – assicura Artedino – vogliamo essere sicuri di ogni aspetto prima di depositare i contratti”.
Il nome caldo per la prima linea è quello di Giuseppe Meloni, con Artedino che già diversi giorni fa aveva spiegato come l’accordo generale ci sia, anche se le parti continuano a studiarsi. “Meloni ci piace, l’intesa economica c’è, bisogna valutare attentamente e prima di ogni firma quello che potrebbe darci un ragazzo di 32 anni che viene da una stagione non positiva. Per venire alla Nuorese bisogna essere al top fisicamente e mentalmente, lavorando duro sin dal primo giorno e tutta la preparazione pre-campionato è importante. Meloni è uno dei nomi, stiamo valutando”.
Artedino, che ha seguito il match di Coppa Italia di Serie C accanto all’ex tecnico della Nuorese Mario Petrone (“Un amico mio e di Nuoro, mi sarebbe piaciuto averlo in panchina ed era tra le prime scelte, ma costa molto…”, scherza il presidente), ha chiuso con una polemica nei confronti della Lega Nazionale Dilettanti: “E’ assurdo che ogni volta le cose si sappiano all’ultimo. Prendete il discorso della composizione dei gironi (dopo le indiscrezioni sul ritorno delle sarde con le lombarde si va verso il remake del girone tutto sardo-laziale, ndr), con Bottone avevamo trovato un accordo sulla base del fatto che avremmo giocato al nord, invece poi le cose sono cambiate e abbiamo dovuto ridiscutere tutto trovando un punto di incontro. Così è difficile fare calcio”.
Claudio Inconis