Croati e Bostic super, è emergenza esterni

I nostri giudizi dopo la gara persa dalla Dinamo a Brindisi

Darko Planinic

Darko Planinic

Spissu 6: gioca un buon secondo quarto ed è uno dei pochi a tenere a galla una Dinamo sin lì impalpabile, poi sparisce dalle rotazioni degli esterni.

Pierre 5: non è più tornato dopo l’ultimo impegno con la nazionale canadese, a segno solo dalla lunetta e poco altro in 32′ di utilizzo.

Tavernari 6: due triple folli messe a bersaglio nel momento migliore della Dinamo, ma soffre contro avversari più atletici in difesa. Pasquini lo sceglie nel quintetto che non lascia mai il campo nel quarto finale e nell’overtime a dimostrazione della tanta fiducia che ripone nel brasiliano.



Planinic 6,5: dominante nel pitturato avversario soprattutto dopo l’uscita di Lydeka e, cosa mai ovvia per un lungo, precisissimo dalla lunetta. Non basta però ad avere la meglio di una squadra che occupa la terzultima posizione della classifica.

Stipcevic 6,5: tiene in piedi la Dinamo con alcune invenzioni e si conferma l’esterno più in forma in un reparto che ha attualmente evidenti problemi. Sul voto pesa l’antisportivo su Giuri che avrebbe potuto pregiudicare la gara già nei tempi regolamentari.

Polonara 4,5: desaparcido: 20 minuti in campo in cui non entra mai nel “gioco” dei biancoblù. Entra nel supplementare già bello che congelato.

Hatcher 4,5: Pasquini lo butta nella mischia nel quintetto titolare, ma a parte una tripla nel secondo quarto rientra nell’anonimato che contraddistingue questa sua parte di stagione.

Picarelli n.e.

Bostic 7,5: non fosse per i guizzi dell’ex Zadar la Dinamo sarebbe potuta colare a picco sin da subito al Pala Pentassuglia. Pasticcia un po’ nel supplementare, ma dopo 44′ (!) di utilizzo è fisiologico.

Jones 5,5: un avvio di secondo quarto scintillante, poi cade nel dimenticatoio a favore di un Planinic veramente in palla.

Devecchi n.e.

Bamforth 4: “Cercheremo di recuperarlo” diceva Pasquini alla vigilia; schierato nel quintetto iniziale l’ex Bilbao non ripaga la fiducia e il suo nervosismo è palpabile in campo. Tre falli in pochi minuti lo tolgono dalla gara in un amen; il giocatore (che ha rinnovato fino al 2020) è una delle gatte da pelare maggiori per staff e società biancoblù.

Pasquini 4,5: cerca di recuperare Hatcher e Bamforth schierandoli in quintetto sperando nel loro risveglio, ma è costretto a rivedere le sue scelte dopo pochi minuti. Il gioco è poco fluido e soltanto le individualità tengono in piedi una Dinamo che, come spesso accade, si suicida nei finali di gara. Strana e rivedibile la scelta di non opeare cambi nell’ultimo quarto più supplementare, con alcuni giocatori che hanno perso di lucidità col passare dei minuti.

Matteo Porcu



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