Transat Jacques Vabre 2013 – 12′ Gaetano Mura, guerriero dell’Oceano
“Come guerrieri tutta la notte, a momenti prendiamo anche gli altri”.
Questo il primo commento di Gaetano Mura al suo arrivo nel porto di Itajai’ (Brasile), dopo 5400 miglia difficili, nella storica regata oceanica Transat Jacques Vabre dove sono state messe alla prova -come sempre- esperienza e resistenza fisica. Insieme a Sam Manuard (progettista e co-skipper di Bet1128), Gaetano Mura ha tagliato il traguardo alle 12,44 di oggi in dodicesima posizione. Riuscendo a recuperare una posizione a poche miglia dal traguardo, superando ‘Fantastica” del grande Pietro D’Alì.
Costretti nei primi giorni della regata ad uno scalo tecnico di 8 ore in Spagna per un disalberamento, Gaetano Mura e Sam Manuard sono ripartiti in 21ma posizione. Hanno progressivamente recuperato fino al quasi scontro con un cargo che ha portato alla rottura del bompreso. Ma nonostante questi incidenti sono riusciti a ripartire e a tenere le posizioni fino al traguardo.
Lo skipper du Class40’ BET1128: “Non avevamo IL CODE5 e siamo andati meno veloci, ma non abbiamo mai smesso di lottare, nonostante fossimo tecnicamente impossibilitati ad andare veloci come gli altri. Ma in ogni secondo, ogni minuto della regata abbiamo salvaguardato il morale, non ci siamo mai abbattuti nonostante a Cap Finisterre abbiamo subito un disalberamento che ci ha obbligato ad uno scalo tecnico. E anche malgrado aver rotto il bompresso e la perdita di una vela siamo andati sempre avanti. Fino alla fine. E alla fine siamo arrivati in Brasile”.
Lo dimostra lo sprint finale, nelle ultime miglia Bet1128 è riuscita recuperare una posizione e superare “Fantastica” del grande navigatore Pietro D’Alì (già vincitore con Giovanni Soldini della Jacques Vabre). “E’ stata una regata lunga, ma interessante e ricca di soddisfazioni -ha dichiarato Gaetano Mura.
Senza gli imprevisti, tanta tenacia e competenza potevano portare sicuramente ben altra posizione in classifica. Gaetano Mura ha dimostrato che la determinazione ed il duro lavoro, alla distanza pagano. Ha fatto si che il mondo conoscesse la Sardegna anche come eccellenza nella vela oceanica. Innegabile il contributo forte del progettista e co-skipper Sam Manuard, ma da Cala Gonone a Le Havre poi giu’ fino a Itajai’, un sardo caparbio e competente, che parla la lingua del mare, ha innescato un’alchimia straordinaria di cuore, muscoli, testa ed esperienza in mare, scrivendo a chiare lettere il suo nome nella storia della Transat Jacques Vabre.
Gaetano Mura capace anche di scrivere pagine di rara sensibilita’ nei suoi Diari di Bordo, per raccontare al mondo la sua vita sulle onde dell’Oceano Atlantico. Non e’ stata una crociera rilassante ma una vera battaglia, degna di guerrieri del mare come lo skipper di Cala Gonone Gaetano Mura.