La grande occasione di Scotto: “Sarà un’Olbia sarda e da battaglia”
Si vocifera che negli aeroporti di Alghero e Roma i dirigenti dell’Olbia si siano sentiti ripetere per tutta la stagione che se avessero voluto vincere il campionato era su Pierluigi Scotto che avrebbero dovuto puntare. Detto fatto. I bianchi non si sono lasciati sfuggire l’occasione e il tecnico sassarese, dopo sei intense e straordinarie stagioni alla guida del Latte Dolce, ha colto a sua volta al volo il treno che aspettava da tempo. “Non posso negarlo – ha dichiarato Scotto – l’Olbia era proprio l’occasione che aspettavo. Si tratta di una delle piazze più importanti in Sardegna, perché non dire la verità?“. Già, così come è inutile nascondere che il corteggiamento sia stato lungo e ricco di ammiccamenti, sorrisi e promesse silenziose. “Mi volevano già da tempo, ma per varie ragioni non si era mai riusciti a combinare. Mi seguivano da tanto e questo è stato il momento giusto per andare via dal Latte Dolce, anche se non è stato semplice separarmi da una società che ho contribuito a far crescere tanto negli ultimi anni. Ma era arrivato il momento giusto per questo nuovo matrimonio e la cosa importante adesso è questa“.
MANAGER ALL’INGLESE. Inutile girarci attorno, sia lei che l’Olbia avete sete di vittorie. E allora la domanda è d’obbligo: si giocherà per vincere? “Nella mia esperienza a Latte Dolce ho sempre pensato che ogni singola partita si potesse vincere e credo di averlo dimostrato nella stagione appena conclusa, battendo Lupa Roma, Terracina, Fondi e la stessa Olbia. Quattro delle prime sei squadre in classifica. Se lo pensavo prima a maggior ragione lo penso oggi a Olbia“. Che imprinting darà a questa nuova Olbia? “Voglio costruire una squadra con un grande cuore e un forte carattere e per questo motivo metterò i ragazzi sardi in cima alla lista. Tutti gli acquisti saranno targati Pierluigi Scotto perché altrimenti non potrei mettere in pratica il mio calcio e il progetto che ho in mente. La società, formata da persone intelligente e capaci, mi sostiene in tutto e per tutto. Un aspetto fondamentale“.
OBIETTIVO FARE GOL. I bianchi arrivano da un’annata nel complesso positiva coronata con un ottimo quarto posto in classifica e con la valorizzazione di molti giocatori, come Pozzebon, Aloia e Varone, che spiccheranno il volo verso lidi e categorie superiori. “Era normale che Pozzebon, dopo il grande campionato disputato, fosse appetito da tante squadre. Noi dovremmo essere bravi a scegliere
gli uomini giusti, capaci di pareggiare la stessa cifra di gol garantita da chi è andata via. Sarà fondamentale azzeccare la scelta dell’attaccante, per questo non ci mettiamo fretta. Per quanto riguarda gli altri ruoli, valuteremo il meglio che offre il mercato: magari sostituiremo un ‘grande’ con un giovane e viceversa. L’importante è che siano ragazzi che sposino la mia idea di calcio“.
MASTINU E GLI ALTRI SARDI. Si fa un gran parlare di Mastinu, determinante per la salvezza del Budoni con i suoi 11 gol. Una garanzia e ampi margini di miglioramento. “Lo conosco da quando era un ragazzino e sono convinto che a Olbia possa fare il definitivo salto di qualità. Confermo che ci sono stati dei contatti, ma non stiamo pensando solo a lui, ci sono tanti calciatori sardi validi e sottovalutati. Ribadisco: penso sia giusto puntare sui nostri migliori ragazzi e se ci sarà la possibilità arriveranno qua“. Il legame con il Latte Dolce probabilmente non si reciderà mai. Potrebbe seguirla qualcuno nella sua nuova avventura? “Non necessariamente, perché non ho messo i miei ex giocatori tra le priorità. Certo, ce ne sono tanti che vorrei continuare ad allenare e se ci sarà l’opportunità lo farò ben volentieri, ma non dimentichiamo che l’Olbia ha giocato ai vertici lo scorso anno e che quindi dispone già di valori molto importanti“.
Matteo Sechi