Cagliari, Astori e tutti i retroscena. Il mercato rossoblù ancora apertissimo
Dopo una giornata ricca di colpi di scena, si comincia a mettere in ordine tutte le tessere di un puzzle intricatissimo. Proviamo a ristabilire gli eventi in ordine cronologico, raccontandovi cosa è successo nella giornata di ieri tra Cagliari, Lazio, Roma, Astori e tutti i dirigenti interessati.
Davide Astori è un calciatore del Cagliari fino al 30 giugno 2015. Dopo sei anni di rossoblù ha deciso che la sua esperienza in Sardegna è giunta al capolinea. Il progetto di Zeman è interessante, lo stuzzica, ma vorrebbe mettersi in gioco altrove per provare a riconquistare la nazionale persa per i Mondiali. L’entourage del calciatore lavora sotto traccia, i rossoblù sanno che non possono tirare troppo il prezzo e cercano di resistere a tutte le sirene di mercato. Provano a offrire il rinnovo al calciatore che però ha già deciso: il suo futuro sarà lontano da Cagliari.
La Lazio drizza le antenne, segue Astori e sa che andrà in scadenza. Conosce le intenzione di non rinnovare e si getta a capofitto per strappare il centrale ai rossoblù. Raggiunge un accordo di massima con i procuratori del ragazzo e forte di questo accordo va a parlare con il Cagliari. L’offerta è bassa, troppo bassa. I rossoblù nemmeno si siedono a parlare. Astori,seppure in scadenza, è un calciatore di livello e probabilmente il migliore dell’intera rosa. La Lazio aspetta, sicura dell’accordo con i procuratori di Astori, e prova a offrire contropartite per abbassare ulteriormente l’offerta. I rossoblù non ci stanno, non si lasciano mettere la corda al collo e dettano il prezzo: 7 milioni o il calciatore non si muove.
Ieri altra telefonata, l’ennesima, tra Lotito e Marroccu. Nessuno dei due si schioda dalle proprie posizioni: 7 milioni chiede il Cagliari, 4 milioni offre la Lazio. La trattativa crolla, nonostante a Roma la diano per chiusa. Astori non andrà alla Lazio o almeno non per 4 milioni, cifra sopra la quale gli Aquilotti non sono mai andati. Una dura presa di posizione della società rossoblù che non svende a nessuno i propri gioielli e si dimostra bottega cara per chiunque.
Qui entra in gioco Astori, che ha deciso di provare una nuova avventura, ma non dimentica come il Cagliari lo abbia fatto crescere, migliorare, gli abbia regalato la Nazionale e lo abbia sempre fatto sentire importante, mettendolo al centro di ogni nuovo progetto e ritoccandogli spesso l’ingaggio. Così, d’accordo con Marroccu e Giulini, il centrale mette la firma sul rinnovo del contratto (triennale). Un gesto che ridà potere contrattuale al Cagliari, che forte di questo accordo ribadisce ancora una volta di non essere una società abituata a farsi fare i prezzi dei propri tesserati da altri, ma è lo stesso Cagliari a dare il giusto prezzo ai propri giocatori. Chi vuole Astori lo deve pagare per il suo vero valore: almeno 7 milioni di euro.
Ecco perché Marroccu e Astori si presentano in conferenza stampa: far capire a tutta l’Italia pallonara che il Cagliari è ancora la società padrona del cartellino (non più fino a giugno 2015 ma fino a giugno 2017) e chi vuole il centrale si deve sedere a trattare con i rossoblù, senza imporre prezzi al ribasso.
Arriva la Roma, che perso Toloi si fionda su Astori. Si vocifera di un accordo di massima, ma ancora non c’è ufficialità. Intanto il cellulare del ds Marroccu squilla ininterrottamente. Diverse società chiamano per il centrale, la stessa Lazio vorrebbe rientrare in gioco (Tare raggiunge il ritiro di Sappada per parlare con Marroccu) per evitare lo smacco di vedere il centrale approdare a Roma, ma sponda giallorossa.
Una mossa perfetta a livello di mercato della società rossoblù. Un ultimo gesto di affetto e riconoscenza di Astori, che lascerà il Cagliari facendo guadagnare i giusti soldi alla società a cui ha dato tanto e da cui ha ricevuto (forse) di più. La destinazione è ancora tutta da decidere. La Roma rimane in pole, ma diverse società sono pronte in prima fila.
Al posto di Astori arriverà Michele Camporese, manca solo l’annuncio, e si tratta per Luca Ceppitelli, che nel frattempo parla anche con altre società. Manca ormai pochissimo anche per l’arrivo di Diego Farias, l’esterno che vuole Zeman. Il mercato chiude il 1 settembre, ma una considerazione si può già fare. A Cagliari non si svende nessuno, Giulini e Marroccu sono stati chiari a parole, ma sopratutto con i fatti.
Giampaolo Gaias