Almunia e Capuano a Cagliari, Del Fabro a Pescara. Perché questa scelta tra i pali?
Il tuono all’ora di cena, in coda alla presentazione dei calendari negli studi televisivi di Sky Italia. Il presidente del Cagliari, Tommaso Giulini, annuncia l’imminenza dell’annuncio dello scambio tra Cagliari e Pescara, che porterà in rossoblù il difensore (classe 1991) Marco Capuano (prestito con diritto di riscatto fissato a circa 1 milione) e manderà a Pescara (prestito secco) Dario Del Fabro, in Serie B. Già nei giorni scorsi il direttore sportivo Francesco Marroccu aveva auspicato per il difensore sassarese un anno in prestito in cadetteria, al fine di crescere e dimostrare il suo valore giocando con continuità, evitando un altro anno con poche presenze (solo 3 nel 2013-2014). Grazie alle trattative e alla collaborazione tra le due società, fissata anche un’amichevole il 13 agosto a Pescara, tra i rossoblù e l’ex club di Zeman.
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Ma la notizia-bomba è quella relativa al portiere: “Sarà uno che ha all’attivo molte presenze in Champions League”, ha detto Giulini. E allora sotto con l”Indovina Chi?’, presto risolto: sarà molto probabilmente Manuel Almunia, classe 1977 di Pamplona, attualmente svincolato dopo l’esperienza nel Watford allenato prima da Gianfranco Zola e poi da Beppe Sannino. Dal 2004 al 2011 ha militato nell’Arsenal, perdendo la finale di Champions League, quando entrò sostituendo l’espulso Jens Lehmann e subendo due reti (da Eto’o e Belletti) non senza responsabilità nella sconfitta al cospetto del Barcellona. Si è parlato anche di sondaggi per Sebastian Frey e Julio Cesar, ma Almunia è vicinissimo al rossoblù.
Da capire le motivazioni alla base della scelta di Marroccu, Giulini e Zeman, che pochi giorni dopo l’arrivo a Sappada avevano deciso di prendersi il tempo del ritiro bellunese per decidere come operare in chiave terzo portiere. Il dilemma era tra un esperto che potesse fare da chioccia senza insidiare i giovani Alessio Cragno e Simone Colombi, oppure un elemento in grado di fare il titolare. Almunia pare essere una via di mezzo nel senso che di esperienza ce n’è da vendere, ma difficilmente un profilo del genere accetterebbe di stare in disparte per tutta la stagione. Sarà il campo a parlare, come sempre, per capire se uno tra Cragno e Colombi abbia deluso Zeman o sia rimasto indietro dal punto di vista atletico o tattico, vista la partecipazione fuori dall’area che il boemo chiede ai suoi estremi difensori. Si attende l’annuncio dell’arrivo di Almunia, poi sarà il momento di capire se si dovranno attendere altre novità nel terzetto tra i pali rossoblù.