Andrea Pisanu, sardo di Malta: “Verona-Cagliari? Scelgo il rossoblù. Quella volta in Curva con Cossu…”
Lo avevamo lasciato a Prato, lo scorso mese di marzo. La mente proiettata all’ultimo scorcio del campionato di LegaPro, ma nel cuore il desiderio mai sopito di una nuova esperienza di vita lontano dall’Italia. E dopo sette mesi lo ritroviamo puntualmente a Sliema, città costiera dell’isola di Malta. Appena 13mila abitanti, ma casa della più importante società calcistica della nazione: lo Sliema Wanderers, che in bacheca vanta qualcosa come 26 campionati, 20 coppe nazionali e 3 supercoppe. “A volte mi sembra di essere tornato a Cagliari – ammette Andrea Pisanu – non ero più abituato a svegliarmi la mattina e vedere il mare. Poi, quando visito la zona antica della Valletta, mi sembra quasi di stare a Castello”.
Chi lo ricordava sfrecciare sulla fascia con la maglia del Parma, forse stenterà a crederci: “Ora gioco davanti alla difesa. C’era bisogno di qualcuno che mettesse un po’ di qualità ed esperienza in mezzo al campo, e mi sono adattato ben volentieri al ruolo”. Lo sentiamo all’indomani della vittoria di misura sullo Zebburg, propiziata da un gol di Mark Scerri. Per lui, 89 minuti in campo e un cartellino giallo rimediato. Del resto, come insegna Daniele Conti, sono i rischi del mestiere di mediano. “Qui il turno precedente a una gara della Nazionale si gioca il giovedì, per permettere alla selezione (allenata dall’italiano Ghedin, ndr) di potersi allenare qualche giorno in più. Inoltre esiste un limite per gli stranieri: se ci fosse un’invasione di giocatori provenienti de fuori l’isola, i ragazzi locali non giocherebbero più”. In Italia forse qualcuno dovrebbe prendere spunto. Tra pochi giorni, tra l’altro, gli Azzurri se la vedranno proprio contro i Cavalieri di St John: “L’Italia non ha tanto da temere – ammette il cagliaritano giramondo – ma guai a sottovalutarli: giocheranno sicuramente in tanti dietro la linea della palla, per portare a casa un pareggio.” Avversari da temere? Uno su tutti: “Michael Mifsud: ha giocato e segnato tanto in Inghilterra, Germania e Norvegia. Qui è il giocatore più famoso”.
A sentirlo, verrebbe quasi voglia di preparare la valigia e prendere il primo volo per La Valletta: “Qui si vive benissimo, non ci sono disoccupazione o criminalità. Tanti giovani vengono a imparare l’inglese (Malta è stata colonia britannica fino al 1964, ndr), e mi è capitato anche di incontrare anche dei ragazzi sardi. Sliema, in particolare, è una località di mare in grande espansione. Sono stati bravi a creare dei collegamenti all’avanguardia con tutte le nazioni vicine. Io stesso, con due ore di volo, sono comodamente in Italia.” Il turismo a Sliema la fa da padrone: “Sono arrivato a inizio agosto, e c’era un via vai incredibile di gente. Qui sanno come promuovere il loro territorio”. Pensando alle potenzialità non sfruttate in questo senso dalla Sardegna viene quasi il magone: “Avremmo tanto da imparare da loro”, afferma con sicurezza. E non si può certo dargli torto.
Dopo il lungo e doveroso preambolo dedicato alla vita nell’Isola dei Cavalieri, arriviamo al Cagliari e allo storico sacco di San Siro: “Non ho potuto vedere la partita, ma ho visto gli highlights e mi sono informato sull’andamento generale. Credo che una vittoria così possa servire al Cagliari per sbloccarsi dal punto di vista psicologico. A volte basta un successo per darti entusiasmo e fiducia, il Cagliari l’ha trovato venendo fuori da un periodo complicato, con tre sconfitte consecutive che avevano creato un po’ di insicurezza.” Questa sera alle 18 i rossoblù se la vedranno col Verona di Mandorlini. Pisanu, doppio ex (26 presenze e 2 gol in tre stagioni con l’Hellas), non ha dubbi: “A Verona ho passato tre anni bellissimi della mia carriera, ma Cagliari è casa mia e spero in una vittoria dei rossoblù.” Che partita sarà? “Credo che il Verona metterà tanti palloni in are per sfruttare la fisicità di Luca Toni. Il Cagliari, invece, dovrà esser bravo a recuperare palla e ripartire. Sarà senz’altro una bella partita.” L’Hellas è una delle realtà maggiormente in ascesa del calcio italiano: “Hanno toccato il fondo, sprofondando pure in Serie C. Ma poi, da lì, hanno saputo ripartire grazie alla programmazione. Non mi stupirei se un giorno arrivassero a conquistare un posto in Europa”.
Pisanu però è pronto a scommettere anche sul Cagliari zemaniano: “Il boemo è tagliato su misura per un club come quello rossoblù. Punta su un gioco spettacolare e sa lanciare i giovani, come dimostrato in passato a Foggia e Pescara.” Il progetto inaugurato in estate da Tommaso Giulini, insomma, merita fiducia: “Non conosco di persona il nuovo presidente, ma me ne hanno parlato molto bene. So che affronta il calcio con grande serietà e prende delle decisioni sempre ponderate. Ha puntato su un allenatore con una filosofia ben precisa, che sarà senz’altro in grado di valorizzare i tanti giovani nella rosa. La cosa che mi auguro, è che il Cagliari trovi continuità di risultati: vincere a San Siro è bello, ma poi i risultati che pesano maggiormente sono quelli con le pari grado”.
Esterno sinistro nel tridente offensivo cagliaritano sarà, anche oggi, Andrea Cossu, parso rinato dopo l’ultima opaca stagione: “Non avevo dubbi sul fatto che Andrea si sarebbe adattato al tridente – sottolinea Pisanu, che di Cossu è amico di vecchia data – conoscendolo di persona era facile immaginare che avrebbe fatto di tutto per essere ancora determinante in campo. La gente cagliaritana si identifica pienamente in lui, che del Cagliari è un vero tifoso.” E a questo proposito, c’è spazio per gli aneddoti: “Ricordo che quando giocavamo assieme proprio a Verona, spesso mi lasciava solo per seguire il i rossoblù la domenica. Una volta, per un Modena-Cagliari di Serie B, riuscì addirittura a portarmi in Curva assieme a lui! Non posso che augurare ad Andrea di continuare ancora per tanto tempo in campo”. A cominciare, magari, proprio da stasera al Bentegodi.
Roberto Rubiu
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