Primo punto casalingo in una gara dai due volti: Donsah e Caio Rangel che esordio!

Donsah, centrocampista ghanese del Cagliari (foto: Sardegna Sport)

Donsah, centrocampista ghanese del Cagliari (foto: Sardegna Sport)

Il Cagliari torna dalla pausa con l’impegno casalingo contro l’ottima Sampdoria di Sinisa Mihajlovic. Zeman propone l’inedita coppia composta da Benedetti e Capuano in difesa, Pisano terzino destro e preferisce Crisetig a Conti, lasciato in panchina per tutta la gara. Il tecnico blucerchiato perde Soriano a pochi minuti dal via e propone Duncan titolare. La gara, inizialmente equilibrata, viene man mano sempre più gestita dal Cagliari che però si fa sorprendere da Gabbiadini su uno schema da calcio di punizione e poi dalla sassata di Obiang sul finire di tempo. Sembra il preludio alla sconfitta, ma il rigore procurato da Ibarbo e trasformato da Avelar nella ripresa riapre i giochi. Sau trova il gol del pari e nel finale i rossoblù sfiorano anche la vittoria. Arriva così il primo punto casalingo di questa stagione.

Al cospetto di un avversario ostico, tra i peggiori possibili in questa fase del campionato, la squadra cagliaritana non ha sfigurato. I progressi, evidenti già prima della pausa, continuano e si vedono, con la squadra che esegue ormai con sempre maggiore convinzione i dettami del tecnico e gli schemi tipici della manovra zemaniana. I rossoblù tengono bene il campo e difensivamente non soffrono gli attacchi manovrati degli avversari, concedendo poche ripartenze veloci, senza farsi trovare scoperti. Manca ancora un filo di concentrazione e di malizia nelle situazioni di palla inattiva, vero punto debole in questo inizio di stagione dal punto di vista difensivo. Non a caso il primo dei due gol della Samp è arrivato da un calcio di punizione da quasi metà campo. Il gol di Obiang invece è il frutto della poca pressione portata sulla trequarti difensiva e ricorda il gol preso allo scadere a Verona due settimane fa. Tolti gli episodi, sui quali chiaramente occorre lavorare, difensivamente non si è fatta sentire l’assenza dei due centrali titolari Rossettini e Ceppitelli. Sia Capuano che Benedetti hanno infatti fornito risposte positive e mostrato di essere pronti a giocare in caso di necessità.

Ancora troppo asfittico invece l’attacco, con un Ibarbo spesso confusionario e incapace di sfruttare l’enorme potenziale del quale dispone. Sia lui che Cossu, anche oggi, hanno giocato in maniera diligente ma senza lo spunto che potesse accendere la partita. Sau ha faticato contro i due centrali, molto forti fisicamente, ma si è fatto trovare pronto al momento giusto e ha siglato il gol del pari da vero “nove”, unico ruolo nel quale Zeman pare intenzionato a schierarlo. Positivi i debutti di Donsah e Caio Rangel, entrambi entrati subito nel vivo partita, veloci e capaci di dare quel dinamismo che era mancato sino a quel momento. Donsah ha spaccato la gara con l’ottima verticalizzazione per Ibarbo nell’episodio del calcio di rigore e, in generale, mostrato buonissime doti fisiche e di corsa. Rangel ha messo in mostra buona tecnica e velocità, puntando costantemente gli avversari, ottenendo falli e cartellini a discapito dei fallosi sampdoriani.

In una partita che dopo i primi 45′ sembrava persa, sono state provvidenziali anche quella grinta e quella voglia di non mollare, rinvigoritesi soprattutto dopo gli azzeccati cambi dell’allenatore. Il Cagliari resta ancora un cantiere aperto, con tanti giocatori giovani o alla prima esperienza in Serie A, ma oggi è arrivato un altro segnale positivo sia per la maturazione dei rossoblù che per il morale. Rimontare non è mai semplice e conferisce sempre qualche certezza in più, anche se l’appuntamento con i tre punti in casa non si può più rimandare. La risposta del pubblico quest’oggi ne sia la sprone.

Pierluigi Aru

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