Torres: una vittoria di grinta sotto l’albero, ma ora si pensi al mercato

Aya Ramzi 2

Aya Ramzi, decisivo con la sua doppietta nell’ultimo match dell’anno

Attributi, follia, incoscienza, disperazione, audacia e quel pizzico di fortuna che inizia, finalmente, a non voltare la faccia e a far incassare parte del credito maturato con sconfitte in zona cesarini e infortuni. Tutti elementi dei quali è figlia la vittoria di ieri dei ragazzi di Cosco sulla Cremonese. Ma andiamo con ordine: al momento della lettura delle formazioni alzi la mano chi non ha pensato: “ma cosa passa per la testa dello Special Wolf?”. 442 in linea, Aya terzino sinistro, Imparato e Foglia esterni alti con giocatori di ruolo (Minarini, Ligorio, Pizzutelli e, perché no, Santaniello) divisi tra panchina e tribuna. L’avvio è traumatico e i sassaresi si trovano sotto di due reti (sulla prima, rarissima indecisione di Testa) dopo quasi un tempo di gioco. Facciamo un altro sondaggio: chi, a quel punto della gara, immaginava, credeva o sperava in una rimonta mai compiuta in questa stagione? Il destino, talvolta, è tanto beffardo quanto imprevedibile. Neanche il miglior sceneggiatore avrebbe saputo scrivere un copione simile; cross di Imparato, fin lì impresentabile e spesso goffamente a terra alla ricerca di opinabili calci di punizione, e inzuccata di Aya. Manco fossero Beckham e uno tra Yorke e Cole, a vostra scelta, due dei tre fuori ruolo confezionano il gol della speranza nel momento migliore per gonfiare la rete e in quello peggiore per vedere la propria gonfiata, gli ultimi minuti della prima frazione.

A inizio ripresa, nonostante il cioccolatino donato e scartato dall’italo-egiziano, Imparato abbandona con anticipo la contesa in forte debito d’ossigeno e viene sostituito da Santaniello. Cosco sposta Foglia sulla destra, Baraye sulla sinistra e inserisce “il Cavani della D” vicino a Maiorino. Non che la Torres, così disposta, inizi di punto in bianco a creare chissà che (Pizza e Giuffrida, in netto calo fisico, sono tra i peggiori in campo) ma i grigiorossi combinano poco o niente nei secondi 45′, costretti sulla difensiva dai sassaresi. Saranno due calci piazzati a decidere la contesa. In occasione del pari Cafiero, non esente da colpe in occasione dello stacco vincente di Gambaretti, si fa perdonare con l’inzuccata giusta che rivitalizza ulteriormente i sardi e abbatte definitivamente i lombardi. I rossoblu proseguono allora il loro confuso assedio arrivando alla meritata rete del vantaggio col “bomber di giornata”: è ancora Aya, infatti, a sfruttare la sponda di Cafiero (gol e assist mica pizza e fichi) e a depositare in rete la sfera del 3-2 che regala l’orgasmo alla Curva Nord, messa per la prima volta a dura prova nel primo tempo e spazientitasi al punto di esortare i propri beniamini a tirare fuori gli attributi. Un’accelerazione di Baraye (ancora troppo discontinuo), al quale Galli nega la prima gioia stagionale, e un colpo di tacco del generosissimo Santaniello, terminato sul palo, legittimano una tenace vittoria che regala un sereno riposo natalizio alla truppa di Cosco.

Capitolo mercato in coda. Nel post partita Nucifora ha annunciato l’arrivo di un importante terzino sinistro. E’ da augurarsi che i tre punti di ieri non gettino fumo negli occhi, visto che la Torres ha sempre bisogno di essere rinforzata per poter vivere un girone di ritorno tranquillo e perché il giusto mix di attributi, follia, incoscienza, disperazione, audacia e fortuna non è frutto all’ordine del giorno. O meglio, della giornata.

Mauro Garau

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