Palermo-Cagliari, le pagelle – Disastro Conti, Farias recidivo. Zola, bisogna cambiare registro
Colombi 4 – Non irreprensibile già in occasione del primo gol del Palermo, ma a sua parziale discolpa ci sono la distanza ravvicinata e, soprattutto, la deviazione di Crisetig. In occasione del 2-0 non si mostra esattamente padrone dell’area piccola, mentre sul rigore (netto) sbaglia i tempi dell’uscita rifilando un ceffone a Dybala. Incolpevole su Dybala e Barreto. In generale, così come il collega Cragno, non pare in grado di aiutare un reparto difensivo già di suo in crisi, e probabilmente il Cagliari farà bene a intervenire sul mercato per cercare un numero uno titolare, piuttosto che una chioccia.
Pisano 4,5 - Inserito da Zola per cercare di contrastare le folate del Palermo nella sua zona di competenza, finisce col soffrire dannatamente per quasi tutta la partita. Risulta lento, pesante, quasi impaurito. Strano per uno come lui, che dell’agonismo fa il proprio cavallo di battaglia. Appena meglio nella ripresa, quando i rosanero si allenano.
Ceppitelli 4,5 - In difficoltà contro i due fenomeni rosanero Vazquez e Dybala, che sgusciano via da tutte le parti. Insicuro anche quando deve impostare, sale in colpevole ritardo sul 4-0.
Rossettini 5 – Come il compagno di reparto, ci capisce poco.
Avelar 5 - L’impatto con la partita è buono: si propone sulla fascia dialogando con Crisetig e Cossu e arriva con facilità al cross. Dopo l’uno-due del Palermo e l’espulsione di Conti, la partita finisce e lui, sfiduciato, non si vede praticamente più.
Conti 3,5 - “La formazione? Vi dico solo che Conti è titolare”, con queste parole Zola lo aveva responsabilizzato ieri nel corso della conferenza stampa. Ma il capitano, 36 primavere sulle spalle, ha “tradito” cotanta legittimazione, non trovando di meglio che farsi espellere dopo 25 minuti per un’ingenua doppia ammonizione. E il Cagliari, già ferito, finisce per affondare inesorabilmente. Chissà che ora Zola non decida di basare su altre fondamenta la sua idea tattica.
Crisetig 4 - C’è chi lo reclama titolare in regia al posto di Conti, ma la realtà è che il talentino scuola Inter sta attraversando un periodo di involuzione pazzesca. In colpevole ritardo sul gol di Morganella, perde palloni in quantità industriale e conferma le impressioni di chi lo giudicava sprovvisto del passo da mezzala (dal 45′ Dessena 5,5 – Tanta corsa, spesso a vuoto)
Ekdal 5,5 - Il meno peggio, probabilmente. Anche se il centrocampo imbarca acqua e soffre l’aggressività degli avversari. Il raddoppio del Palermo nasce da una spinta rifilatagli da Vazquez, che l’arbitro però non ravvisa (dall’80′ Donsah s.v.).
Cossu 5 - Parte largo a sinistra con licenza di svariare. Non ha più un primo passo tale da consentirgli di dribblare creando superiorità numerica (e lo si sapeva), ma è deficitario anche nei tempi della giocata, e troppe volte tiene palla non favorendo lo sviluppo rapido dell’azione (dal 45′ Joao Pedro 5,5 – Vuole mettersi in mostra: tanti dribbling, pochissimi riusciti).
Longo 5 - Se dopo 40 secondi il piedone di Munoz non gli avesse negato la gioia del gol, forse avremmo visto tutt’altra partita. Ha voglia e generosità, ma difetta di precisione e in troppe circostanze si incaponisce troppo nella soluzione personale. Ad ogni modo, sarebbe ingeneroso bocciarlo in via definitiva dopo una partita come quella di oggi, giocata per tre quarti in inferiorità numerica.
Farias 4 - Partenza incoraggiante sulla destra, poi il nulla. Ha una colossale occasione a porta vuota, che però si divora, tanto per cambiare. Un istante dopo Conti ci mette il carico facendosi buttare fuori in maniera scellerata, e la frittata è fatta.
all. Zola 5 - Peggior esordio non poteva esserci. La fortuna, c’è da dirlo, non l’aiuta nemmeno, perchè il Cagliari approccia la gara in maniera ottimale, poi subisce gol al primo tiro in porta del Palermo, e a quel punto crolla psicologicamente. Inoltre, il raddoppio arriva in seguito a un fallo di Vazquez e a una posizione irregolare di Munoz. Ma rifugiarsi negli alibi sarebbe distruttivo, per cui è meglio guardare in faccia alla realtà: il Cagliari è squadra confusa, fragile, dalla scarsa o nulla autostima e anche strutturalmente debole. Chieda quanto prima dei rinforzi adeguati (non Gonzalez, con tutto il rispetto) e inizi, magari, a valutare l’opportunità di costruire un Cagliari meno legato ai propri senatori.
Roberto Rubiu
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