Verso Dinamo Sassari-Vanoli Cremona, Sacchetti: “Il doppio impegno pesa, stringiamo i denti e non snaturiamoci”

Meo Sacchetti, allenatore della Dinamo Sassari

Meo Sacchetti, allenatore della Dinamo Sassari

Dopo la sconfitta infrasettimanale all’esordio in Eurocup contro i forti spagnoli del Gran Canaria Las Palmas, la Dinamo Sassari si prepara ad affrontare, nell’anticipo della quindicesima giornata, la Vanoli Cremona degli ex Cesare Pancotto e Marco Cusin. A presentare la sfida, nella Club House di via Nenni, è come di consueto coach Meo Sacchetti, che esordisce col “bollettino medico” sui vari infortunati: “Oggi valuteremo la situazione vedendo chi potrà giocare domani - dice il tecnico -. Sosa non ha niente di particolare, si è sicuramente spaventato per via del brutto infortunio che ha avuto in passato a quella gamba. Dyson mercoledì ha chiuso la partita zoppicando; al momento dobbiamo stringere i denti. Devecchi è ancora fermo e Sanders ancora non ha fatto un allenamento con la squadra”

Cremona, reduce dalla sua prima, storica qualificazione alle Final Eight di Coppa Italia, sta vivendo un momento magico e, anche in relazione alle tante defezioni che hanno colpito il roster biancoblù, rappresenta un avversario quanto mai delicato: “Si tratta di una buona squadra, – sottolinea Sacchetti – abituata a giocare a ritmi molto diversi dai nostri, che sta vivendo un momento molto positivo che gli sta dando tanta forza mentale. Domani gli mancherà Vitali, una figura importante che crea il gioco per gli altri, ma hanno già dimostrato di saper vincere anche senza di lui, come nella trasferta a Reggio Emilia. Noi siamo abituati a non guardare ai problemi altrui e preoccuparci della nostra situazione, abbiamo dimostrato di poter tenere bene il campo anche con la panchina e continueremo così”

Sacchetti si è quindi soffermato sul momento che la sua squadra sta attraversando dal punto di vista mentale: “Siamo arrivati a una parte della stagione in cui inizia a pesare il carico del doppio impegno nonostante nell’ultimo periodo le trasferte siano state più contenute, ora percepiamo più forte la stanchezza. Siamo un po’ saturi e abbiamo bisogno di scaricare qualcosa. Attendiamo la sosta per l’All Star Game e con il rientro di alcuni giocatori come Sanders e Devecchi tireremo un po’ il fiato. Nel mentre – conclude – cerchiamo di non snaturare il nostro gioco, non fa parte del nostro DNA.”

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