Verso Pesaro-Dinamo Sassari, parla Sacchetti: “Vietato sottovalutare l’avversario”

Coach Meo Sacchetti (foto: Sardegnasport)

Coach Meo Sacchetti (foto: Sardegnasport)

Nessun calo di concentrazione. Nessuna pancia piena. La Dinamo Sassari, a giudicare dalla netta vittoria ottenuta sabato scorso contro l’Acqua Vitasnella Cantù, di fame ne ha ancora tanta, e vuole continuare a dimostrarlo a Pesaro, dove lunedì sera (ore 20), sarà di scena contro la Consultinvest di coach Paolini. “Non dobbiamo sottovalutare nessuno, del resto abbiamo delle esperienze passate non positive sotto questo punto di vista – dice coach Meo Sacchetti nella classica conferenza stampa della vigilia – mancano dieci partite alla fine del campionato e spero di vedere sempre l’atteggiamento giusto al di là del risultato finale.”

Nelle Marche, i biancoblù, potrebbero però presentarsi con qualche defezione: “Oggi faremo la conta – prosegue il tecnico – Edgar Sosa si è allenato part-time, e vedremo se Dyson potrà allenarsi o meno. Per fortuna la sua è solo influenza”. Dopo la conquista della Coppa Italia, si parlato tanto di Dinamo Sassari a livello nazionale: “Abbiamo vinto per due anni la Coppa Italia, mostrando un nostro lato che nessuno si aspettava. Ora è finita e ci aspetta qualcosa di diverso. Affrontiamo Pesaro, una squadra cambiata totalmente dall’innesto del nuovo playmaker. Un giocatore che fa girare la squadra e sa leggere molto bene le situazioni.”

La sfida di Pesaro, a livello tattico, potrebbe giocarsi soprattutto sugli esterni: “Abbiamo una certa struttura di squadra – spiega Sacchetti – non dominante a livello di stazza ma comunque veloce. I nostri lunghi hanno delle qualità importanti, e avere Shane dietro come “ombrello” vuol dire molto.” La Consultinvest, dal canto suo, si presenterà con dei lunghi più portati al tiro da fuori che alla lotta sotto le plance, come l’ex Roma Lorant: “Contro Cantù sapevamo che i loro lunghi erano più forti fisicamente, ma lavorando bene siamo riusciti a disinnescarli. Il problema è l’atteggiamento. Se riusciremo a mettere pressione fin dalla loro metà campo, ne trarremo giovamento”.

Da qualche settimana a questa parte, la Dinamo sembra totalmente trasformata. “Ma io l’avevo vista già cambiata in allenamento. Poi però le sensazioni non venivano confermate in partita. L’impegno importante, come quello di Desio, ha fatto tirare fuori qualcosa in più a certi giocatori, perchè era un trofeo che valeva molto anche sotto il profilo del curriculum. Ora abbiamo visto che possiamo giocare bene per tutta la partita, non solo a sprazzi. Se non ci riusciamo è solo per non voglia. Non per altro”.

E la chiave di volta sembra essere il rientro dell’”equilibratore tattico” Jeff Brooks. Un giocatore di cui Sacchetti elogia la maturità: “Anche a lui piacerebbe prendere quindici o venti tiri a partita, ma è un ragazzo intelligente e sa che la squadra viene prima del singolo, anche perchè i progressi della squadra poi giovano pure a lui. Il ritorno di Jeff è stato davvero importante per noi”.

Sacchetti, in chiusura, si concentra sull’avversario, una Pesaro che solo dieci anni fa calcava il palcoscenico dell’Eurolega, mentre oggi deve lottare per non retrocedere: “Loro hanno fatto un discorso molto onesto a livello economico, senza mai fare il passo più lungo della gamba - conclude Sacchetti - viviamo in un contesto in cui compagini storiche come Fortitudo e Benetton sono piombate giù, quindi bisogna stare molto attenti a evitare le brutte sorprese”.

dall’inviato Fabrizio Pinna

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