Vela – Andrea Mura getta la spugna: “Niente soldi, vendo l’IMOCA 60″

Andrea Mura

Andrea Mura

Una brutta notizia arriva dal mondo della vela e da uno dei personaggi che negli ultimi anni è stato alfiere della Sardegna in giro per il mondo. Andrea Mura, lo skipper cagliaritano protagonista di tante imprese velistiche, ha deciso: vendo l’IMOCA 60, appena disegnato e costruito per il Vendée Globe (il giro del mondo in solitario, l’Everest dei velisti). Il motivo? Meramente economico, per la mancanza di quel sostegno che Mura ha sempre indicato come avversario più temibile di onde e problemi tecnici durante le avventura oceaniche.

Mura aveva visto in passato negato il contributo regionale, cosa avvenuta per tutte le realtà sportive che facevano affidamento sul co-marketing disciplinato da un meccanismo, quello di Sardegna Promozione, con tante falle e cassato dalla Corte dei Conti. Da lì i problemi, che portano alla decisione annunciata da Le Sarde srl.

Andrea Mura e Gigi Riva il giorno del varo di Vento di Sardegna

Andrea Mura e Gigi Riva il giorno del varo di Vento di Sardegna

“E’ stata una decisione difficile, conseguente ai tentativi infruttuosi di raccogliere la restante parte dei fondi necessari a supportare il programma sportivo di 4 anni. Nonostante Le Sarde avesse infatti trovato i fondi necessari per la costruzione della barca, non è stato poi possibile individuare un main sponsor in tempo per il set up e la preparazione della Transat Jacques Vabre 2015 (al via a fine ottobre), regata valida per la qualificazione alla Vendée Globe 2016″.

“Decisione ancora più difficile – prosegue il comunicato – considerando che questa barca, un nuovo IMOCA 60, è davvero un gioiello di tecnologia italiana, costruita con tecnologie innovative, e che il Vendée Globe è uno straordinario veicolo di comunicazione, senza eguali nel panorama delle regate d’altura in solitario. Siamo certi che l’IMOCA 60 italiano correrà le prossime regate ai massimi livelli e auguriamo il meglio al nuovo team. Le Sarde Srl desidera ringraziare la squadra di professionisti che ha lavorato incessantemente e con incredibili competenze alla preparazione dell’imbarcazione, il cantiere Persico Marine che ha costruito l’ennesimo gioiello nautico, i progettisti Verdier/VPLP, la Veleria Andrea Mura che ha sviluppato le vele per la barca, lo Shore Team, i partner tecnici che avevano comunque creduto alla riuscita della sfida, la stampa che ha sempre dato giusta visibilità alle varie fasi del progetto (con una menzione speciale per La Gazzetta dello Sport, MAIN Media Partner), e last but not least lo skipper Andrea Mura, che ovviamente non si dà per vinto e dichiara: “C’è amarezza per questo stop, ma la mia indole mi porta a cercare sempre nuove sfide. Andrea Mura non finisce con il progetto Vendée, ho già in mente nuovi traguardi agonistici da raggiungere e record da battere.“.

Andrea Mura a bordo

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