Basket, Serie A1 femminile – CUS Cagliari KO con Umbertide, Restivo: “Qualcuno non ha capito la realtà”
Sconfitta casalinga per 59-72 per il Cus Cagliari di Antonello Restivo, che lotta per 30′ contro Umbertide (sostenuta a Sa Duchessa dai suoi encomiabili e rumorosissimi tifosi), ma cede alla stanchezza e al più alto livello delle rivali umbre. Partita estremamente combattuta per tre quarti, con le squadre mai capaci di mettere le mani sulla partita in maniera definitiva, prima dello spunto guidato da Simmons e Milazzo, grazie soprattutto all’infortunio di Benic (a metà primo quarto, problema al polpaccio sinistro) che ha costretto Restivo a tenere in campo per 36′ la triestina Gombac (buona prova la sua, infortunatasi proprio sull’ultima sirena). La partita vive sull’equilibrio costante, all’intervallo è 36-36, con Prahalis che si accende alla distanza e si esalta, mancando però nell’ultimo quarto, quando Umbertide comincia a leggere e anticipare i frequenti giochi a 2 tra l’americana e Milic. Chesta apre la scatola nel primo tempo (3/6 da 3, chiuderà con 4/9) ma non basta, Arioli non punge, mentre Umbertide trova risorse prima da Simmons (si esalta nel duello con Prahalis) poi da Milazzo e Moroni (che partita per loro!), mentre Tikvic e Agunbiade lottano e vengono fuori nel finale per cesellare la vittoria.
LE INTERVISTE - Nel postpartita i due allenatori hanno umore ovviamente opposto. Lorenzo Serventi, allenatore di Umbertide, bacchetta le sue: “Abbiamo fatto bene nel quarto periodo, mentre nei primi tre quarti non siamo riusciti a difendere con lucidità e ad attaccare secondo quello che avevamo preparato. O, meglio, non abbiamo fatto sempre quanto ci eravamo detti. Cagliari non è mai un campo facile, Prahalis è cliente durissimo, però per fortuna tutte hanno dato qualcosa per prenderci 2 punti che pesano”. Scuro in volto il coach del CUS Cagliari, Antonello Restivo: “Sconfitta pesante? Non direi, lo è se pensiamo che queste ragazze possano o debbano vincere tutte le partite, o magari fare partita pari contro squadre come Umbertide che giocano con 9-10 giocatrici. Ci abbiamo provato, abbiamo dato tutto, poi si sono messi anche gli infortuni. Abbiamo giocato alla pari in una situazione sempre più difficile, perché in settimana Gombac e Prahalis avevano avuto qualche problema, poi Benic si è fatta male. Siamo questi, non pensavamo di poter reggere così tanto, brave le ragazze, poi sono crollate al 36′. Cosa ha Benic? Vedremo, è da valutare, chiaramente la ragazza voleva riprendere però noi pensando anche a domenica non l’abbiamo rischiata. Lotta salvezza? Vorrei puntualizzare una cosa: se noi pensiamo già ora a punti salvezza, lotta salvezza o altro, non abbiamo capito nulla (termine più colorito ndr), possiamo anche andare in federazione e ritirarci. Bisogna giocare ogni partita alla morte, cercare di vincere quando si può e lottare. Tutti avremmo firmato per essere a 6 punti dopo 9 giornate, ora invece si mettono pressioni stupide su questo gruppo. Se ci salveremo, se arriveremo a lottare per la salvezza sarà un’impresa, però è inutile fare voli pindarici inutili”.