Cagliari, Giulini: “Stadio, il prossimo sogno. Cinelli lo voleva Rastelli, e sugli arbitri…”
Momento importante nella stagione del Cagliari, che dopo il successo stringato sulla Ternana si approccia al ciclo pesante di inizio girone di ritorno. Ai microfoni de L’Unione Sarda, il presidente rossoblù Tommaso Giulini ha fatto il punto sui vari temi che ineriscono il sodalizio di via Mameli: dalla condizione del gruppo al mercato, dal calendario alla vicenda stadio.
“Non è scontato che il Cagliari vinca a mani basse – dice Giulini – E non lo era costruire una squadra così importante, credo sia giusto sottolineare che Capozucca ha messo su un organico ottimo e Rastelli lo stia gestendo al meglio”.
Nessun dubbio sulle differenze tra Serie A e B (“Al piano di sopra è più affascinante e meno stressante”), né sugli ostacoli da superare (“Chi temo? Noi, il Cagliari”), ma il Cagliari ha perso quattro sfide con le formazioni che la “circondano” in classifica: “A Novara atteggiamento sbagliato, a Pescara ingenuità difensiva e quell’espulsione di Di Gennaro… A Brescia eravamo sconvolti dopo l’infortunio di Dessena, mentre a Crotone hanno deciso gli episodi”.
Sempre caldo il tema arbitrale: “Maresca (ha arbitrato Pescara-Cagliari e Crotone-Cagliari ndr) è un buon arbitro, mi sono arrabbiato e fatto sentire quando necessario, ovvero quando ci hanno mandato fischietti inesperti”.
Giulini torna anche sul rapporto coi tifosi, dopo che nei primi mesi di Serie B la contestazione verso il presidente era automatica. “Ci stava la contestazione post-retrocessione, abbiamo una Curva Nord calda ma corretta, siamo tra i meno multati… Dopo i fatti di Assemini sono arrivati 8 anni di DASPO, spero che la pena venga ammorbidita perché non mi risultano aggressioni nel nostro centro sportivo”.
Si passa a parlare dei singoli: “Ringrazio Benedetti (che partirà nei prossimi giorni ndr) per l’applicazione; Cragno andrà al Lanciano e arriverà Rafael, elemento di esperienza e qualità; Murru è il più criticato e verrà fuori tutto il suo valore; Barella si è preferito mandarlo a giocare, non entro nelle scelte tecniche; Cinelli lo voleva Rastelli, non mi risulta abbia un accordo col Chievo”.
Sullo stadio: “Il nostro progetto ha avuto il parere positivo di tutti gli enti, ora ci sarà il vaglio del Consiglio Comunale (Conferenza dei servizi, dopo gli ok a quella istruttoria del 18 gennaio ndr). Sulla soluzione temporanea, se ci saranno ostacoli (che ritengo improbabili) per rimanere a Cagliari prenderemo in considerazione Olbia, dove abbiamo avuto risposte celeri e tempi certi. Nella prossima stagione giocheremo nell’attuale Sant’Elia, il giorno dopo la fine della stagione 2016-2017 comincerebbero i lavori per stadio provvisorio e nuovo Sant’Elia”.
Giulini chiude a Quartu Sant’Elena per lo stadio Is Arenas (“Abbiamo proseguito le trattative inutilmente per 15 mesi, siamo dovuti ricorrere al TAR vista la mancata proroga della convenzione”) e celebra la pace con la Regione Sardegna: “Attraverso il Cagliari si promuove la Sardegna. Avevamo dei sogni da realizzare, in 20 mesi abbiamo creato le Academy e riformato il settore giovanile, il prossimo è lo stadio nuovo”.