Dinamo Sassari-Olimpia Milano, sala stampa – Sacchetti: “Vittoria punto di partenza, non montiamoci la testa. Milano la più forte”

Meo Sacchetti, coach della Dinamo Sassari (foto: Gianluca Zuddas - sardegnasport.com)

Meo Sacchetti, coach della Dinamo Sassari (foto: Gianluca Zuddas – sardegnasport.com)

Meo Sacchetti, con la solita franchezza e disponibilità, commenta così la prestazione dei suoi nella finale di Supercoppa Italiana Beko 2014 giocata contro l’Olimpia Milano. “Questo 2014 è davvero un anno straordinario. Due trofei importantissimi per la nostra storia e per la nostra crescita. Sono contento di tutti e per tutto, al di là del primo quarto che è stato incredibile, perché la cosa importante è stata la capacità di riportarci avanti dopo che loro sono riusciti a tornare sotto. Nel primo tempo non hanno praticamente mai segnato da 3 punti, noi ci abbiamo speculato sopra, chiaro che sarebbero cresciuti”. Il parziale di 0-15 è stato pesante: “Sì, mi sono arrabbiato, perchè in attacco eravamo meno sciolti, abbiamo fatto qualche errore di troppo in difesa e certi parziali costano caro”. La Dinamo ha dimostrato grande forza mentale nonostante il gruppo sia totalmente nuovo: “Abbiamo giocatori forti, protagonisti in passato in grandi squadre, hanno leadership e ci danno tanto al di là dei colpi tecnici”. Contro Milano una partita diversa dalle solite: “Sono due squadre molto aggressive, molto intense, partite sempre caldissime contro di loro. La gente penso si sia divertita, a casa e qui al palazzetto”. Due trofei con due squadre completamente diverse: “Avevamo una buona squadra allora e ce l’abbiamo ora, adesso dobbiamo lavorare bene a livello mentale, bisogna prendere questa vittoria come punto di partenza, senza montarci la testa e abbassare l’intensità”. Nel secondo tempo abbiamo visto Todic in campo e Lawal con meno minuti: “L’intento era quello di far lavorare Samuels anche lontano da canestro, e Miro ti costringe a difendere sul perimetro, mentre Lawal qualcosa nel corpo a corpo la paga”. Tanto nervosismo e tante parole tra i protagonisti: “E’ normale, è una finale, come nei playoff ci si gioca tutto e quindi ci sta tutto questo tipo di atmosfera”. Cosa cambia nella griglia del prossimo campionato? “Non cambia nulla, Milano crescerà, Moss giocherà più di due azioni durante l’anno. Noi pensiamo a lavorare e migliorare, perché di margini ne abbiamo tanti. Intanto aspettiamo Cusin, perché quando andremo in Europa non potremo permetterci di giocare con un lungo e basta”. Nessun dubbio sulle emozioni: “La vittoria di Coppa Italia è stata più forte. Poca gente sugli spalti? Ci dispiace, io credo che il pubblico di Sassari abbia già fatto abbonamento per il campionato, abbonamento per l’Eurolega e qualcuno ha già comprato biglietti per Istanbul e Madrid. C’è chi si lamenta durante l’anno che c’è poco spazio, ecco oggi c’era spazio…”.

Jerome Dyson, MVP della serata, primo premio MVP della sua carriera. “Andiamo avanti, è solo il primo… Questo è un gran bel modo di presentarsi al pubblico di Sassari, di cominciare la stagione, speriamo di regalare emozioni e trofei come questi alla nostra gente. Penso che ogni giocatore cerchi la sfida al massimo livello, l’occasione di giocare in Eurolega è quanto di meglio ci possa essere. Qui ho trovato tanti compagni che conoscevo da avversari, e che sapevo mi avrebbero fatto divertire e avrei potuto far divertire con il mio gioco. Il momento più difficile della serata? Non c’è stato un momento particolare. Ci siamo compattati, sapevamo che non potevamo buttare via il lavoro fatto contro Roma e in settimana quando abbiamo preparato la partita, così siamo stati bravi a superare il momento complicato del secondo quarto. Oggi è stata una bella prova per testare la capacità di giocare ad alto ritmo e con posta in palio pesante. Nel secondo tempo abbiamo voluto dare tutto e ci siamo riusciti. Sono d’accordo con Sacchetti, questo è solo l’inizio per noi”.

dal nostro inviato Fabio Frongia

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