Milan-Cagliari – Giulini grida “Vergogna!” e viene inibito

Il presidente del Cagliari, Tommaso Giulini, è stato inibito sino al 31 marzo per le parole espresse con toni accesi nel post-partita di Milan-Cagliari, sfida persa dai rossoblù e caratterizzata dal rigore inesistente concesso ai rossoneri per chiudere la partita sul 3-1. Il patron degli isolani è stato sanzionato dal giudice sportivo per aver proferito la parola “vergogna!” nei confronti del direttore di gara Tagliavanto. Giulini è stato inibito a svolgere ogni attività all’interno della FIGC e a ricoprire cariche in rappresenta della società in ambito federale. Nel referto arbitrale si legge che Giulini “è entrato nel senza autorizzazione, al termine della gara, nel recinto di giuoco e per avere contestato platealmente l’operato arbitrale rivolgendo reiteratamente espressioni ingiuriose al Direttore di gara; infrazione rilevata anche dai collaboratori della Procura federale”.

 

La società Cagliari Calcio non aveva voluto polemizzare davanti ai microfoni, impedendo ai calciatori di parlare nell’immediato dopo-gara, con il solo Danilo Avelar che simpaticamente e sarcasticamente aveva mostrato in diretta tv (camminando dietro Abate, in quel momento intervistato da Sky Sport) lo screenshot del momento in cui Ceppitelli atterrava Cerci fuori dall’area. A parlare era stato il direttore sportivo Francesco Marroccu: “Qui nessuno vuole andare in B. I giocatori sanno che se si scende si gioca per risalire tutti insieme. Non siamo rassegnati, ce la giochiamo fino all’ultimo. Il 30 maggio tireremo le somme, non sarà facile salvarsi ma ci proveremo fino alla fine. Ci sono aspetti da migliorare. Ma evitiamo alibi, il problema siamo noi e non gli altri. Noi, Cesena e Atalanta siamo l’una di fronte all’altra. Due retrocedono e una si salva. Ma sono fiducioso”, aveva chiosato Marroccu, prima che l’Atalanta guadagnasse un altro punto domenica sera pareggiando a Napoli.