Antonio Martino: “Così conobbi Nucifora, così mi allontanai da lui e Di Nicola. Sassari resta piazza interessante…”

Antonio Martino, co-presidente della Torres nel corso della stagione 2013-2014

Antonio Martino, co-presidente della Torres nel corso della stagione 2013-2014

Per alcuni viene ancora considerato un grande rimpianto, per altri niente di più di una meteora transitata rumorosamente e squagliatasi al primo sole primaverile. Nessuno più di Antonio Martino, ad ogni modo, ha impersonato agli occhi del tifoso torresino l’istanza di rinnovamento, serietà e modernità quando si fece netta, dopo qualche mese di co-presidenza, l’impossibilità di convivenza tra l’imprenditore abruzzese e Domenico Capitani, i quali guerreggiarono aspramente – è quanto decisero di lasciar trapelare i due – attorno alla figura e all’incarico ricoperto in società da Manolo Patalano. Iniziò allora un feroce botta e risposta a mezzo stampa, protrattosi per diverse frenetiche settimane e arrestatosi solo quando Enzo Nucifora si schierò apertamente dalla parte del pontino, scaricando di fatto l’uomo che gli aveva offerto il ruolo di direttore sportivo alla Torres per tentare la disperata rincorsa all’ottavo posto. Un uomo, Martino, che dopo diversi proclami e l’appoggio della piazza per la scalata alla società, decise di gettare la spugna perché “io ho un’altra visione non solo del calcio ma della vita e dei rapporti umani in generale. E l’onestà viene prima di tutto”.

 

 

Martino, a distanza di oltre un anno Nucifora è stato posto in stato di fermo dalla direzione antimafia di Catanzaro per fatti inerenti al calcioscommesse mentre Capitani figura nel registro degli indagati. “Oltre che esternare un’enorme amarezza per quanto si sta apprendendo in questi giorni, io non ho nient’altro da aggiungere a quanto già dissi il giorno che lasciai la Torres. Si provano emozioni brutte nel leggere queste intercettazioni e i capi d’accusa, ma se tutto questo dovesse essere ver0 vorrebbe dire che siamo di fronte a persone che hanno rovinato il calcio”.

Nucifora lo scelse lei e insieme andaste a definire i primissimi acquisti invernali della Torres bussando alla porta dell’Aquila e trattando proprio con Ercole Di Nicola. “Conobbi Nucifora durante una trasmissione televisiva regionale, sapevo che era stato diesse del Pescara e mi disse che aveva voglia di rimettersi in gioco. Non appena però mi resi conto dei suoi modi e dei suoi comportamenti, feci un passo indietro pentendomi pubblicamente. Per quanto riguarda Di Nicola, posso dire che anche dall’Aquila (presso cui Martino rilevò alcune quote dopo l’esperienza in Sardegna ndr) sono andato via per divergenze di vedute insanabili. In questo paese è difficile fare le cose in maniera ‘normale’”.

Ha mai pensato di rimettersi in gioco da protagonista, magari proprio a Sassari? “Onestamente no, in questo momento preferisco non avere alcun impegno calcistico, perché quello del calcio è un modo duro, complicato, con dinamiche delicate sin dai campionati giovanili. Sassari resta una piazza interessante e affascinante, con buone potenzialità. Poi è chiaro che dal futuro non si può escludere niente”.

Matteo Sechi

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