Softball – Banco di Sardegna Nuoro, Spada: “Miglioreremo, stagione non facile”

Loredana Spada in azione

Loredana Spada in azione

Una vera bandiera, un simbolo ed un esempio da seguire per impegno, dedizione ad uno sport che ama, ad una squadra che l’ha cresciuta ed ha valorizzato il suo talento. Tutto questo è Loredana Spada, veterana della Nuoro Softball Banco di Sardegna, 32 anni ma non sentirli affatto, ogni giorno si divide tra i ruoli di mamma di un bimbo di due anni e mezzo, moglie, lavoratrice e atleta. In una stagione nella quale la sua squadra non sta brillando, lei è forse l’unica che conserva statistiche di rendimento di vera eccellenza, nonostante i vari impegni della sua vita non le consentano di allenarsi ogni giorno come prima di diventare mamma. Atleta anche di enorme umiltá e modestia, spesso in campo e nello spogliatoio un pó coach, un pó psicologa, sempre senza dubbio ha la stima di tutta la squadra.

Come riesci a mantenere questi livelli tecnici?
“Non è del tutto vero – quasi si schermisce- anch’io ho fatto i miei errori in questa stagione. Magari sento che devo dare il mio massimo per aiutare la squadra. Ho un’esperienza molto diversa rispetto al resto del gruppo. Molte delle mie compagne di squadra stanno iniziando adesso a giocare in A1, stanno crescendo, vedi Anna Pirisinu, Valentina Mangia, che comunque stanno facendo bene”.

Quando hai iniziato a giocare a softball?
“Avevo 9 anni, era il 1991. Per la veritá andavo al campo perché giocava mia sorella Dolores, mi davano una palla quasi per tenermi buona e ci giocavo, non era vero allenamento. I primi allenatori sono stati Michele e Ivan Soro, ricordo il primo campionato disputato tra le cadette, abbiamo perso tutte le partite, malamente! Finito il campionato, dopo una breve pausa, abbiamo giocato la Coppa Sardegna e l’abbiamo vinta. La nostra prima vittoria, proprio nel giorno del mio compleanno. Ho partecipato successivamente ai campionati juniores, poi la serie B, giocando tra l’altro occasionalmente come esterno destro. La svolta c’é stata con l’arrivo del manager cubano Peppe Cardet, lui mi ha dato fiducia da subito mettendomi in campo titolare, e siamo saliti in A2, poi in A1”.

Racconta la tua esperienza in Nazionale
“Sono stata convocata dopo un ottimo campionato di esordio in A1, nel 2004, il manager del Nuoro era Armando Aguiar Gil. Primo impegno con la maglia dell’Italia al Torneo Internazionale “Francesco Sanna”, giocare con la Nazionale e a Nuoro, un’emozione davvero grande. Poi ho partecipato alle Universiadi a Bangkok, in mezzo a squadre come Stati Uniti, Cina, Canada, Giappone, una grande lezione di softball che ho seguito con attenzione. In quella stagione, davvero esaltante, ho vinto anche il Guanto d’Oro come migliore esterno destro del campionato”.

Come riesci a conciliare i ruoli di mamma, moglie, lavoratrice e atleta?
“Da quando è nato il bimbo sto vivendo anche l’attivitá sportiva con meno presenza forse, anche se l’impegno che metto cerca di essere sempre il massimo. Purtroppo salto qualche allenamento e qualche trasferta, grazie alla disponibilitá che mi dimostrano sia allenatore che societá, riesco a conciliare. Se sono particolarmente stanca oppure ho problemi col bambino, nessuno mi rimprovera, sono tutti molto comprensibili con me”.

Dal tuo punto di vista, come vedi questa stagione della Nuoro Softball?
“Non dico che me l’aspettavo, ma se si va a vedere il roster della nostra squadra (etá delle atlete, fisici, anche quello conta) e quelli delle avversarie…si fa presto a capire. Molto dipende anche dal fatto che la nostra è una formazione giovane, questo pesa. Rispetto alla scorsa stagione la situazione è peggiore, ma lo scorso campionato avevamo Paola Cavallo come lanciatrice italiana, quasi tutte le partite che abbiamo vinto, le ha vinte lei. Non è da sottovalutare questo: un discorso è avere un lanciatore che non ha mai giocato in A1, non si allena mai con noi perché vive a Venezia e ci raggiunge solo per la partita, incide molto tutto questo. Un’altra cosa che incide molto è togliere uno dei migliori esterni italiani come Ylenia Pisanu per farla giocare in un ruolo che non è il suo, per necessitá. Stesso discorso per Ambra Collina, che gioca ricevitore in gara due per necessitá, ma viene a mancare un grande contributo nel suo ruolo di prima base, pluri premiata per questo (per quanto Maibelis Iglesias sia molto brava, lo riconosco). Oltre alla giovane etá di atlete come Pirisinu, Mangia, c’é anche Liori che è un pó piú grande ma sta facendo bene. Hanno bisogno di tempo. Teniamo anche conto del fatto che la nostra squadra non si allena mai tutta insieme, siamo sparse per l’Italia tra studio e lavoro. Contro La Loggia e Bollate non era davvero nelle nostre possibilitá fare meglio. Forse contro Legnano si poteva vincere gara due, ma abbiamo commesso troppi errori”.

Con quale spirito affronterai il girone di ritorno, da chi ti aspetti un’impennata di orgoglio in campo?
“Da tutte. Ovviamente. Non ci aspettiamo miracoli, ma abbiamo qualche partita in piú sulle spalle quindi speriamo di fare meno errori in difesa, come minimo. Non dico di fare meglio in battuta, anche li ci sono elementi che hanno bisogno di tempo per maturare, sono alla prima esperienza in A1 praticamente. Seguendo le statistiche da alcuni elementi mi aspetto sicuramente molto di piú da ora in avanti. A nessuno piace perdere, quindi la reazione me l’aspetto eccome”.

Un’analisi approfondita da un’atleta meglio di altre titolata a farla, e ad arricchire un personaggio come Loredana Spada le statistiche aggiornate del campionato Italian Softball League 2015 che la vedono in gara tra i migliori esterni della stagione, per formare il “Dream Team”, l’All Star, la formazione composta dai migliori elementi per ruolo che sfideranno la Nazionale seniores nel prossimo Torneo della Repubblica. Loredana Spada, unica atleta sarda in competizione, merita valanghe di voti da tutti gli sportivi. Non solo perché è sarda, quanto perché dimostrazione di atleta esemplare, donna, mamma, che possono insegnare a chiunque pratica sport ad alti livelli e a titolo gratuito come si deve vivere un impegno agonistico ad alto livello. Tra allenamento e lealtá.
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Lusinghiero il giudizio tecnico-umano del suo attuale allenatore, Kleyvert Rodriguez Cueto: “Loredana Spada è la migliore giocatrice sarda di tutti tempi nel nostro sport! Ha dimostrato sempre la sua qualità, buonsenso e soprattutto l’onestà nel campo. Fa molto squadra, sempre disponibile ad aiutare tutti incluso me, se fosse sempre presente in campo sarebbe il nostro capitano, le difficoltà ad esserci sempre sono a causa di motivi che sappiamo tutti. Caratterialmente è splendida, di quelle persone che si toglie quello che ha per darlo a qualcuno in difficoltà, è in grado di parlare chiaro a qualsiasi livello, tanto con le sue compagne come con i dirigenti, è la persona che seguono di più le ragazze in campo ed è uno esempio da seguire. Io sono molto fiero di avere avuto lei tutti questi anni nella mia squadra”.

Serenella Mele

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