Missione Cagliari: il “muso lungo” Ceppitelli va recuperato o ceduto?

Ceppitelli in allenamento ad Assemini

Ceppitelli in allenamento ad Assemini

Dodici mesi. Un’eternità per un mondo, come quello calcistico, molto spesso umorale e volubile. Basterebbe questo incipit per sintetizzare il rapporto tra Luca Ceppitelli e il Cagliari. Sbarcato in Sardegna nell’estate 2014, al termine di una trattativa estenuante condotta in prima persona dal presidente Tommaso Giulini, il centrale umbro ha vissuto una stagione difficile, certamente deludente, che ne ha minato la sicurezza e la certezza di un futuro a tinte rossoblù. Reduce da una stagione entusiasmante nelle vesti di difensore goleador in quel di Bari – dove con una squadra sull’orlo del fallimento sfiora la promozione in A – Ceppitelli arriva a Cagliari per comporre la cerniera difensiva con Rossettini. In virtù anche dei 6 gol realizzati, la trattativa per il trasferimento (via Parma) di Ceppitelli è la più dispendiosa dell’intera campagna acquisti estiva del Cagliari, ma la soddisfazione per essersi portati a casa uno dei migliori del lotto vince su tutto.

Il campo però, giudice ultimo e incontestabile, emette una sentenza diversa. Al netto della “scusante” legata ad una guida tecnica che non ha mai fatto della fase difensiva un proprio marchio di fabbrica, appare evidente come il salto di categoria abbia scottato Ceppitelli, apparso raramente padrone della situazione e con il passare dei mesi sempre più timido e inaffidabile. Un’insicurezza, la sua, trasmessa anche ai compagni di reparto, dimostrando un’acerbità caratteriale, imperdonabile a questi livelli ma “curabile” esclusivamente sul campo, macinando buone prestazioni e acquisendo in questo modo una maggior consapevolezza delle proprie capacità.

Ceppitelli, Deiola e Dessena in allenamento (foto: Gianluca Zuddas - www.gianlucazuddas.com)

Del Fabro, Ceppitelli, Deiola e Dessena in allenamento (foto: Gianluca Zuddas – www.gianlucazuddas.com)

Nasce, probabilmente, da questo “blocco” psicologico l’annata negativa del centrale umbro, chiamato a rialzare la china in questa stagione cadetta. Già, perché alla luce dell’investimento effettuato appena dodici mesi fa e dopo la partenza di Rossettini, sarà l’ex Bari, nei piani di Rastelli e della società, a guidare la retroguardia rossoblù. Compito del tecnico campano quello di “ricostruire” un giocatore psicologicamente ferito, che si allena in disparte da inizio preparazione e che, non è un mistero, avrebbe voluto lasciare l’Isola. L’intenzione societaria è quella di continuare a puntare sul giocatore, in ragione dell’investimento fatto, del valore intrinseco del ragazzo e (perché no?) del fatto che alla fine anche il buon Ceppitelli abbia contribuito al naufragio della nave.

Di sicuro c’è che se arrivasse l’offerta giusta, la società ci penserebbe eccome a vendere il “Ceppi”, ma non cederà alle richieste di darlo in prestito, arrivate da estimatori e dal calciatore stesso. Ceppitelli perciò sarà, con ogni probabilità, uno degli interpreti della difesa di Rastelli; un reparto attualmente affollato, con qualche esubero (verosimilmente Del Fabro e Benedetti) e un possibile nuovo arrivo. Un acquisto, dunque, quello rappresentato dall’eventuale pieno recupero del Ceppitelli made in Puglia.

Stefano Sulis

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