L’ANGOLO DEL CITRO – “Cantù forte sul perimetro: Aradori e Jenkins temibili, ma la chiave è Leunen”
Non eravamo latta dopo Bologna, non siamo oro adesso, dopo la vittoria contro in Germania. Dobbiamo lavorare molto tutti i giorni e cercare gli equilibri giusti, non è un compito semplice ma siamo qui per questo. Non possiamo prescindere dall’approccio e dal nostro spirito, ad Oldenburg abbiamo dato dimostrazione di quello che possiamo fare aldilà delle percentuali facendogli segnare 35 punti in due quarti e mezzo.
Cantù è una squadra di grande talento sul perimetro, ha Ragland che va a mille all’ora e può creare qualsiasi cosa con il pick and roll. Il giocatore chiave per me che rimane fondamentale per loro è Leunen, davvero lo Stonerook della Brianza. Jenkins è una guardia di alto spessore, ha fisico, uno contro uno, vede il canestro, può fare un grande campionato, il blocco italiano diventa fondamentale. Aradori ha preso coscienza da leader e in attacco è tanta roba, mentre Cusin è stato completamente rigenerato dall’europeo, dà grande verticalità e difesa in mezzo all’area, un giocatore determinante. In tutto questo ci sono due varianti molto pericolose, la prima è l’impatto in post basso di Uter, giocatore tra i migliori in Europa lo scorso anno, non alto, ma solido, forte, eccellente rimbalzista, l’altro è Jones, defilato, ma che può giocare due ruoli, che è “cattivo”, fisico, e se va in striscia come accaduto al torneo di Sassari diventa un giocatore di grande impatto dalla panchina. Le tre situazioni principali di gioco saranno queste: il pick and roll di Ragland, le uscite dai blocchi per Aradori e Jenkins e il post basso di Uter. Ma la chiave di tutto è Maarten Leunen.
Paolo Citrini
Assistant coach Dinamo Banco di Sardegna Sassari