In casa rossoblù è l’ultimo arrivato. Ma ciò non gli ha impedito di marcare il suo esordio già sabato contro il Getafe, dopo un solo allenamento coi nuovi compagni. Luca Ceppitelli, 25 anni compiuti da poche ore, è un centrale di belle speranze con il vizio del gol: addirittura 11 in 100 presenze con la maglia del Bari, squadra che lo ha prelevato dalla vicina Andria e gli ha permesso di guadagnare il grande palcoscenico della Serie A.
Fisico da corazziere (1.90 per 83 kg) il centrale di Castiglione del Lago ha le spalle larghe, in tutti i sensi. E dopo aver egregiamente sostituito Bonucci e Ranocchia e Bari, ora è pronto a fare altrettanto in Sardegna con Astori: “La difesa è costruita con ottimi giovani – esordisce Ceppitelli - ma cercherò di sostituire Davide dando il meglio. Le eredità pesano, ma allo stesso tempo fanno piacere, perchè danno nuovi stimoli. E’ importante entrare nei meccanismi della squadra e ambientarsi il prima possibile. Il Cagliari è un bel gruppo, ora mi sto impegnando per cercare di entrare negli schemi difensivi il prima possibile. Il Bari? E’ stata un’esperienza importante, che mi ha dato l’opportunità di giocare in A e di essere allenato da Zeman. Sono stato fortemente voluto da lui e cercherò di ripagare la fiducia. Sabato contro il Getafe abbiamo fatto qualche errore, ma non è facile trovare subito le misure a livello tattico. Bisogna stare tranquilli, la squadra lavora molto e speriamo che possano arrivare anche i risultati”.
Zeman sta impostando, come suo solito, una squadra votata all’attacco, nella quale però i centrali difensivi svolgono un ruolo fondamentale: “Il mister tende a portare la difesa alta, lo sappiamo, sta a noi trovare il giusto equilibrio. L’impatto con l’ambiente? E’ stato semplice, i veterani mi hanno fatto sentire subito a mio agio, in più il mister ha contribuito nel volermi qui. Sono a conscenza dei problemi che ci sono stati sul fronte stadio. Ora però la capienza è stata ampliata e speriamo che i tifosi riempiano il Sant’Elia.”
Ceppitelli, come detto, è un incursore aereo di prim’ordine, abituato alla gioia del gol: “Ho segnato soprattutto di testa su palla inattiva. Oltre al gioco aereo, la mia caratteristica principale è quella di saper leggere le situazioni in anticipo rispetto all’attaccante. I tifosi? Valgono tanto perchè possono dare una marcia in più, è importante sentire il calore della gente. E’ una cosa che ho avvertito molto a Bari nell’ultima parte dello scorso campionato”.
Il modello di riferimento del neo difensore rossoblù è piuttosto impegnativo (“Nesta, il più forte”), mentre lo spauracchio principale è lo juventino Tevez. Ma, tiene a specificare: “Non c’è nulla che mi spaventi. Il campionato di Serie A è duro, ci saranno alti e bassi, ma noi dovremo sempre tenere i nervi saldi”.
dall’inviato Andrea A. Matacena
CLICCA QUI – DIVENTA FAN DI SARDEGNA SPORT E RIMANI AGGIORNATO SULLO SPORT ISOLANO
CLICCA QUI – SEGUI @SARDEGNA_SPORT SU TWITTER E RIMANI AGGIORNATO SULLO SPORT DEI SARDI E DELLA SARDEGNA