Torres, il giovane Ligorio l’ultimo colpo. Nucifora:”Costruita una squadra in grado di regalare soddisfazioni”

Giacomo Ligorio, ultimo arrivo in casa Torres (foto: www.laquilacalcio.com)

Giacomo Ligorio, ultimo arrivo in casa Torres (foto: www.laquilacalcio.com)

La Torres puntella la rosa chiudendo la sessione estiva del calciomercato con l’arrivo di Giacomo Ligorio. Il terzino sinistro, classe ’93, arriva da L’Aquila portando a cinque il numero degli esterni bassi a disposizione di mister Massimo Costantino. In serata, il direttore dell’area tecnica Enzo Nucifora, contattato telefonicamente, ci ha fornito una panoramica sull’operato, suo e della società, svolto durante l’ennesima estate travagliata.

Partiamo dall’ultimo acquisto. Un altro terzino, qualcuno vi ha deluso?

No no. Dobbiamo sempre ragionare nell’ottica dell’età media, l’arrivo di Ligorio allarga il ventaglio di soluzioni che il mister potrà adottare per mantenerla. Non bisogna poi dimenticare il rendimento altalenante che potrebbero avere i giovani, in quanto tali. Abbiamo costruito una rosa con almeno un anziano per reparto: Migliaccio, difensore centrale, e Imparato, terzino che domenica ha dimostrato di poter giocare anche a sinistra,  sono i “vecchi” del reparto arretrato.

E’ soddisfatto dell’andamento di questo mercato?

Lo sono senz’altro, soprattutto considerando tutte le vicissitudini  affrontate in questa estate, come il ripescaggio e i vari problemi burocratici che la società ha dovuto risolvere.

C’è stato un colpo che le è rimasto in canna?

Mi sarebbe piaciuto tanto portare a Sassari un giocatore di categoria superiore come Filippo Carini ma, purtroppo, ha preferito accasarsi altrove. E’ un peccato perchè ci avrebbe dato una grossa mano in difesa portandoci, nonostante la sua giovane età, tanta esperienza.

Dopo le amarezze le gioie. Qual è l’acquisto che la rende più orgoglioso?

Sono molto soddisfatto di aver portato a Sassari tre giocatori di grande qualità come Maiorino, Baraye e Bigazzi. Abbiamo costruito un reparto offensivo di tutto rispetto ed è giusto non dimenticare i vari Rubino, Infantino e Santaniello, “il Cavani della D”.

L’obbiettivo resta quello di fare un “campionato dignitoso”?

Come dico sempre, tutte le partecipanti partono contemporaneamente prime e ultime. Noi dobbiamo metterci cinque squadre dietro nel minor tempo possibile, in modo da evitare la rognosissima lotteria dei play-out. Una volta raggiunto questo traguardo, potremo anche sognare qualcosa in più.

Un voto al mercato della Torres?

Ne darei due distinti. Un 9 alla società che,nella persona del presidente Capitani, dopo aver ottenuto il ripescaggio, ha messo a disposizione ingenti risorse per costruire una squadra capace di regalare soddisfazioni alla città e ai tifosi della Torres. La squadra, a mio parere, merita un 7, la via di mezzo tra una sufficienza troppo risicata e un 8 che potrebbe essere esagerato.

Mauro Garau

 

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