Torres, infortunio molto grave per Rubino: si pensa a chiudere con Giuseppe Meloni

Giuseppe Meloni ai tempi della militanza con la Spal (foto: Il Resto del Carlino)

Una giornata nefasta per la Torres, e la notizia più brutta di oggi è che il k.o. casalingo per 2-0 contro il Como sembra essere la meno amara di tutte quelle registrate. Non bastavano, infatti, gli infortuni occorsi una settimana fa a Davide Bottone e Mirko Bigazzi, nel corso della sfida di Busto Arsizio: oggi c’è stato il rovinoso crac di Gerardo Rubino, le cui urla si sono avvertite fragorose da ogni punto del “Vanni Sanna”. L’attaccante partenopeo, che aveva ben impressionato nelle prime uscite, è già costretto a salutare la stagione, con un infortunio più grave di quello, già preoccupante, che aveva colpito il compagno Bigazzi. Si attendono gli esami strumentali, ma le prime indiscrezioni lasciano poco spazio a dubbi: il problema al ginocchio è serio.

La Torres ora correrà ai ripari guardando ad un mercato, quello dei calciatori svincolati, che per ammissione di Enzo Nucifora “non permette troppi sogni, perché prendere uno giocatore senza contratto vuol dire doverlo aspettare un mese prima di averlo in forma”. E il primo nome nella lista è quello di Giuseppe Meloni, vecchia e amata conoscenza già contattata ad inizio estate, ma poi presto accantonata. Meloni, protagonista a suon di gol della promozione in Lega Pro del 2013, si era accasato all’Arezzo, ripescato pochi giorni fa e prossimo avversario dei sassaresi mercoledì sera in Toscana. Il sardo, complice anche il salto di categoria, non rientra nei piani di Eziolino Capuano ed è in cerca di sistemazione. Ecco allora che potrebbe giocare la sfida infrasettimanale con la maglia rossoblù, contro quell’Antonino Bonvissuto che in Sardegna conoscono bene, ma anche contro quel Mustafa Nukic che, dopo essere stato proposto alla Torres, potrebbe accasarsi proprio ad Arezzo. Infine, Lorenzo Remedi, stante (anche) la situazione di precarietà a causa degli infortuni, potrebbe finalmente firmare con la Torres dopo che il suo ingaggio era stato sostanzialmente accantonato.

Fabio Frongia