Divorzio Dinamo-Cusin, l’agente: “Marco si aspettava più spazio”, Pasquini: “Con Vanuzzo siamo coperti”

Marco Cusin

Marco Cusin (foto Eleonora Secchi – Sardegnasport)

Che tra la Dinamo Sassari e Marco Cusin non andasse tutto a gonfie vele si era capito osservando il minutaggio del pivot: 5 minuti all’esordio contro la Virtus Bologna, zero a Pistoia e appena 6 nell’impegno con l’Enel Brindisi. In mezzo, gli illusori 22 minuti (con partenza in quintetto) di Novgorod, favoriti anche dalle particolari caratteristiche dei lunghi avversari, e gli 8 contro l’Efes, passati per lo più a combattere lo strapotere fisico di Nenad Krstic. Davvero troppo poco per chi, come lui, partendo da onesto lavoratore del pitturato è riuscito pian piano a ritagliarsi una maglia da titolare nella nazionale italiana.

La notizia della rottura tra Cusin e il Banco di Sardegna ha tuttavia colpito un po’ tutti nell’ambiente, ed è arrivata in maniera inaspettata soprattutto per la tempistica. “Marco non era contento del suo utilizzo da parte dell’allenatore – dice senza mezzi termini il suo agente Manuel Capicchioni, raggiunto telefonicamente dalla nostra redazione – e alla fine si è convenuto che la soluzione migliore fosse la separazione.” I problemi del “Cuso” non sono derivati da fattori ambientali, ma unicamente tecnici: “Lui si trovava molto bene con i tifosi, con la città e pure la società – spiega Capicchioni – però non sentiva pienamente la fiducia che si aspettava. E anche in prospettiva Europei, ha preferito cercare un’altra soluzione”. Impegni disattesi? “Marco si aspettava di giocare di più al momento della firma, questo è evidente, però quando si fa un contratto non c’è mai un minutaggio garantito. Noi abbiamo provato a ricucire in varie occasioni, ma alla fine non è stato più possibile e anche la società ha preferito lasciare perdere.” La pista più calda per l’ex canturino porta ora il nome di Cremona: “E’ ancora presto, vedremo ora che succederà. L’interesse della Vanoli è reale, lo sa la Dinamo e lo sa pure Marco, però ancora non abbiamo concluso nulla (in realtà l’affare pare sul punto di essere ufficializzato, ndr)”.

Sulla vicenda si esprime anche il general manager della Dinamo Sassari, Federico Pasquini: “Marco è un ottimo ragazzo che in questo momento della sua carriera preferisce avere un minutaggio maggiormente garantito rispetto a quello che può offrirgli una squadra di Eurolega. Penso che sia meglio avere un giocatore contento di far parte di questo gruppo, anche perchè noi facciamo una vita un po’ strana. Mi spiego: non abbiamo tra noi un livello di frequentazione da normale squadra di pallacanestro. Facciamo dei viaggi lunghissimi, per cui ci capita di passare anche otto o nove giorni insieme, quindi avere un giocatore scontento del suo ruolo non sarebbe stato costruttivo per nessuno.” Ma il gm tiene a specificare: “Ci siamo lasciati da amici, senza nessun tipo di problema. Abbiamo assecondato la sua volontà, consapevoli del fatto che è sempre meglio avere con noi delle persone felici di far parte del nostro progetto”. Nelle rotazione del Banco si apre ora un vuoto importante in vista dei prossimi impegni. Ma Pasquini non è preoccupato. O forse bluffa: “Abbiamo in panchina una risorsa importante come Vanuzzo, che fino a oggi non è stato utilizzato. Vedremo con calma il da farsi, a oggi siamo in undici e direi che non abbiamo l’acqua alla gola al punto di dover immediatamente intervenire sul mercato. Anzi, direi che siamo copertissimi”. In ogni caso, il reintegro totale di Tessitori non sarà cosa immediata: “Amedeo è sotto contratto con noi – conclude – ora sta lavorando per risolvere dei problemi di natura fisica. Aspetteremo il suo rientro e poi valuteremo.” Ma come il recente passato insegna, la sorpresa è sempre dietro l’angolo, e chissà che Pasquini non riesca a regalare a coach Sacchetti un nuovo pivot. Magari più funzionale al progetto Dinamo.

Roberto Rubiu

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