Criniti, l’esordio contro Zeman e la Uefa col Cagliari: ora la polemica per allenamenti troppo duri e multe

Antonio Criniti in un'immagine di qualche anno fa

Antonio Criniti in un’immagine di qualche anno fa

Ricordate Antonio Criniti da Pinerolo (Torino), ma con chiare origini meridionali? Fu lui a segnare il penultimo, ad oggi, gol europeo della storia del Cagliari, in quell’illusorio 3-2 rifilato all’Inter che avrebbe poi vinto la Coppa Uefa 1993/1994. L’ex attaccante, attuale allenatore degli Allievi Nazionali del Monza, è passato alle cronache in questi giorni per un botta e risposta a mezzo stampa tra i genitori dei suoi ragazzi e la società, nelle persone del direttore generale (cagliaritano) Mauro Ulizio e dello stesso Criniti.

Tutto nasce con un articolo de La Gazzetta dello Sport, dove si parla di ”materiale tecnico mai arrivato, famiglie costrette a pagare i costi dei trasporti dei figli e multe per i ragazzi che non osservano le regole. Una bestemmia – scrive la Rosea – costava al ragazzo 10 euro, un ritardo 3 euro. Il tutto sotto le regole del dg Mauro Ulizio”.

ULIZIO: “ATTACCO MIRATO” - La risposta di Ulizio non si era fatta attendere, con il dirigente sardo (l’anno scorso era a Bellaria, ora alla Pro Patria, società vicina al padre) a parlare di ”attacco gratuito” de La Gazzetta dello Sport “all’integrità morale di Antonio Criniti”, indicando nell’insoddisfazione di un genitore per lo scarso utilizzo del figlio la ragione del veleno. “Si tratta della frustrazione di un genitore che ci aveva già minacciati, in passato, di denunciare tutto ai carabinieri e ai giornali – le parole di Ulizio a Monza-News – Le multe? Succede in tutte le società, ogni club ha le sue regole e noi abbiamo le nostre. Stiamo ora valutando, insieme ai nostri legali, come muoverci nelle sedi opportune per tutelare la nostra immagine”

VIDEO – CAGLIARI-INTER 3-2 (COPPA UEFA 1993/1994)

CRINITI: “SI VA IN TRIBUNALE” - “Chi ha infangato il mio nome, ora pagherà”, la risposta di Criniti, che rivendica le decisioni gestionali. ”Non sono regole che ha messo Ulizio, ma il sottoscritto e che le ho sempre messe in tutte le squadre in cui ho allenato. Non ci vedo nulla di strano a pagare una multa per un comportamento sbagliato, tanto che questi soldi li sta raccogliendo il nostro capitano e verranno portati alla Caritas a fine anno. Mi ha dato fastidio – prosegue Criniti – leggere quell’articolo, stiamo facendo ottimi risultati (la squadra è terza ad un punto dalla Juve, ndr), probabilmente qualche genitore vuole le mie dimissioni, ma non ha capito che la squadra è con me. Io voglio far crescere i ragazzi e i ragazzi vanno fatti crescere con delle regole, stanno rispettando tutti le mie regole. E chi non le vuole rispettare, può andare altrove. Io sono una persona seria, pulita e trasparente. Mi hanno detto che è stata una mamma a infangare il mio nome sul giornale. Benissimo, se scoprirò questo la porterò in Tribunale”. Da notare come Criniti abbia poi incassato la fiducia dei suoi ragazzi: ”Queste regole esistono anche in altre società e per noi non ci sono problemi a rispettarle”, hanno scritto su Facebook.

LA CARRIERA - Criniti, dopo l’inizio della carriera da allenatore con il Pescatori Ostia, tornò in Sardegna nel 2009 per guidare il Pula, prima di andare a Montichiari e allenare gli Allievi Nazionali (come ora a Monza), con una parentesi in prima squadra nel 2011-2012. Da giocatore, con il Cagliari ha disputato tre stagioni in Serie A (1991-1994, con 41 presenze e 4 gol in campionato, 4 e 1 gol in Coppa Uefa). Il legame con la Sardegna e in particolare con il Cagliari di oggi deriva anche dall’esordio in Serie A: avvenne nel 1991, Serie A 1991-1992, contro il Foggia di un certo Zdenek Zeman; finì 3-1 per i Satanelli, inutile il gol proprio di Criniti all’84′, dopo il tris firmato Rambaudi-Codispoti-Baiano.

VIDEO – FOGGIA-CAGLIARI 3-1 (SERIE A 1991/1992)

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