Dinamo Sassari-Acqua Vitasnella Cantù, sala stampa – Sacchetti: “Pensavo ad un rilassamento”. Sacripanti: “Chiediamo scusa”

Meo Sacchetti

Meo Sacchetti

L’allenatore della Dinamo Sassari, Meo Sacchetti, commenta così la prestazione offerta dai suoi al cospetto della Pallacanestro Cantù, arrivata a Sassari per provare a fare lo sgambetto alla formazione fresca di vittoria della seconda Coppa Italia consecutiva. ”Abbiamo avuto un inizio molto simile a quello della finale di Coppa – dice in conferenza stampa – con tanta adrenalina. Abbiamo subito dato una scossa, poi il relax ad inizio secondo tempo ci poteva stare. La partita è stata comunque sempre in discesa. La svolta psicologica è stata quella di capire che dando un pochino di più in difesa si può attaccare con spazi aperti e velocità, esaltando le nostre caratteristiche. Oggi abbiamo tenuto sempre alta l’intensità, impedendo a Cantù di rientrare. Spero che la squadra abbia acquisito la mentalità che porta a fare questo tipo di prestazione. Non mi aspettavo che dopo tanti festeggiamenti avessimo la capacità di rimanere sul pezzo, invece siamo riusciti a partire forte e non possiamo che essere contenti”. Il coach, pur con le assenze di Sosa e Chessa, ha dato minuti a tutti. “Era giusto che Mbodji giocasse contro la sua ex squadra, non volevamo perdere il ritmo e la buona prestazione che stava venendo fuori, siamo felici”.

Così il coach a GazzettaTV: “Sicuramente sono stati bravi i ragazzi a continuare sulla falsariga della Coppa Italia. C’era ancora dell’adrenalina da Desio, abbiamo tirato il fiato nel secondo tempo ma era prevedibile. Noi troppo spesso ci rilassiamo e allora meglio fermare sul nascere le amnesie, per evitare i blackout dannosi. Come mantenere lo stato di grazia? Io penso che divertirsi nel giocare a pallacanestro sia la cosa migliore per rendere, se ci divertiamo sui due lati del campo, attaccando e difendendo, credo che ogni risultato possa essere alla portata”.

Queste le parole di David LoganGazzettaTV: “Abbiamo continuato a fare quello che avevamo fatto a Desio, con grande voglia, intensità e divertendo la gente e noi stessi. Oggi era possibile andare avanti subito oppure pagare un pochino di relax, è andata bene. Abbiamo il tempo di allenarci bene per continuare sulla strada più giusta. E’ stato bellissimo festeggiare qui, davanti alla nostra gente, il trionfo nella Final Eight di Coppa Italia”.

 

 

Questo il commento di Stefano “Pino” Sacripanti: “Chiediamo scusa ai nostri tifosi, a quelli che sono venuti qui e a quelli che hanno guardato da casa. Non siamo scesi in campo nel 1° quarto, la partita è finita nei primi 9-10 minuti. Sapevamo che Sassari ci avrebbe aggrediti, abbiamo perso 11 palloni in 10′ e a quel punto c’era poco da fare. Nel secondo tempo abbiamo preso le misure, ma chiaramente la partita era ormai andata, Sassari ha gestito senza problemi, noi abbiamo gestito male le linee di passaggio, perdendo palloni stupidi e spendendo solo un fallo nei primi 10′, rimanendo sempre un secondo indietro sul ritmo rispetto agli avversari. Venivamo da due settimane non facili, ma non ci giustifichiamo, oggi arriva un bel cazzotto in faccia, che spero ci serva per capire come vadano affrontate certe sfide. Oggi Sassari festeggiava un grande trionfo, bisognava avere personalità per entrare in campo con la voglia di tirare due cazzotti a una squadra in grande inerzia positiva. Sassari non la scopro certo io, faccio i miei complimenti per la prestazione odierna e per quella di Desio. Sono partiti come ci aspettavamo, mettendoci grande pressione e facendo tanti canestri da 3 punti”.

Così Stefano Gentile: “Bisogna fare i complimenti a Sassari perché dal primo all’ultimo minuto ha condotto le danze. Non c’è stato mai un momento positivo per noi, oggi bisogna solo dimenticare quanto abbiamo fatto e andare avanti. Le differenza tra noi e la Dinamo? Tutti gli aspetti, ci sono motivi diversi alla base di tale divario, sicuramente incidono deficienze nostre e qualità della Dinamo Sassari. All’andata avevamo vinto noi, e non è che i valori siano cambiati radicalmente, oggi non siamo scesi in campo. Un atteggiamento come quello odierno speriamo di non averlo mai più, nonostante l’ultima sconfitta di Bologna eravamo in un buon momento dal punto di vista tecnico e psicologico. Stavamo bene emotivamente, abbiamo le forze per rialzarci subito”.

Jerome Dyson è sempre più protagonista. “Abbiamo vinto una grande partita, giocando davvero bene. Nel primo quarto siamo stati perfetti, giocando su questi livelli siamo difficili da battere. Siamo reduci da una settimana esaltante, le tre partite vinte a Desio ci hanno unito ulteriormente, siamo riusciti a prendere giorno dopo giorno fiducia e stasera si è vista la scia positiva. La schiacciata? E’ stata un’azione molto bella, quando ho attaccato il ferro ho sentito grande potenza ed esplosività. Siamo ad un ottimo livello, ma non credo che questa sia la Dinamo al top, ci sono ancora possibilità per raggiungere potenziale più alto”. Come sta gestendo i problemi fisici? “Ho fatto un lavoro con lo staff fisioterapico, e credo sia andato bene perché ora mi sento molto meglio, posso forzare un pochino di più e sto raggiungendo una buona condizione”. Così Pasquini su Sosa: “Ha un fastidio alla mano, quando prende la palla non ha buone sensazioni. Deve fare terapie conservative, tra fisioterapia e ghiaccio, e fino a quando non sarà al 100% non verrà utilizzato”.

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