Dinamo Sassari-Cantù, le pagelle – Alexander brilla di luce propria, disastro Varnado

Rok Stipcevic

Rok Stipcevic

Hanyes 4,5 – Aveva abituato a finire in calare, oggi non lo fa: inizia malissimo, chiude malissimo. Mai in partita, non prende una singola buona iniziativa.

Mitchell 5,5 – Un paio di schiacciate da All Star Game, ma troppe scelte sbagliate. Ha l’alibi del classico periodo di ambientamento, ma sarà meglio per la Dinamo che duri il meno possibile.

Logan 5 – Un po’ stanco, un po’ svogliato e un po’ demoralizzato. Resta da capire quale delle tre componenti raggiunge il 33,4%.

Formenti 5 – Un giocatore sanguigno e tignoso come lui avrebbe bisogno di più minuti per entrare bene in partita, Calvani non glieli concede e la sua gara è insufficiente.

Alexander 8 – Joe brilla di luce propria: fondamentali di una pulizia degna di Mastro Lindo. Con la palla in mano, fa vedere di tutto e di più (28 punti con 11/15 dal campo), compresa una splendida virata con schiacciata che fa strabuzzare gli occhi. Sale anche difensivamente.

Sacchetti 5 – Ha più minuti di Formenti, ma li sfrutta decisamente male. Esemplificativa della bontà (pochina) della sua gara, una sua tripla con spazio che non tocca neanche il ferro.

Stipcevic 7 – Conferma i progressi recitando il ruolo di uomo giusto al momento giusto. S’infila alla grande nelle piaghe della partita, chiudendo la stessa con 16 punti in 23 minuti.

Eyenga 4,5 – Sempre più spaesato, realizza poco e non incide a rimbalzo. Involuzione preoccupante.

Varnado 3,5 – Terzo, quarto e quinto fallo in un amen e partita finita a inizio terzo quarto. Non che Fesenko, prima della sua uscita, non stesse già banchettando (verbo non casuale vista la mole di Kyrylo) nell’area biancoblù, ma di sicuro Jarvis avrebbe potuto rappresentare un ostacolo quanto meno rilevante.

Devecchi s.v. – Il minuto scarso concessogli da Calvani è quasi irrispettoso.

Pompianu e D’Ercole n.e.

Calvani 5,5 – La Dinamo parte molle e non è la prima volta. Cantù prova a farla rientrare in partita, ma lei rifiuta con cortesia buttando palloni nei momenti topici. Una volta accende Logan e spengono in sette, un’altra illumina Alexander e i compagni si eclissano, un’altra Stipcevic fa la differenza ma da soli non si vince. Potremo andare avanti ore con esempi simili, discontinuità allarmante che lo stesso coach ammette pubblicamente senza però essere in grado di risolvere l’enigma. Non ce la sentiamo di gettare troppe responsabilità sul tecnico romano perchè questa Dinamo, più che di un allenatore, sembra aver bisogno di uno psicologo.

Mauro Garau

 

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