Dinamo Sassari, Pasquini: “Inizia un altro campionato, siamo pronti”

Federico Pasquini

Federico Pasquini

Si riparte sabato 7 maggio con i playoff 2016 della Serie A Beko, il massimo campionato di pallacanestro. La Dinamo Sassari, arrivata settimana al termine della regular season (chiusa con l’83-80 su Milano, mercoledì scorso), trova quella Pallacanestro Reggiana che fu avversaria nella finale 2015 vinta alla settima partita.




Un ricordo dolce per i biancoblù isolani e il loro coach, Federico Pasquini. “Arriviamo pronti – dice in conferenza stampa, alla vigilia del match – con grande voglia di affrontare questa sfida, che è molto intrigante. Penso che sarà una partita diversa da quella della regular season che abbiamo vinto a Reggio e a parte il fatto che loro dopo quella sconfitta, l’unica subita in casa, saranno ancora più motivati, la sfida di domani sarà molto importante perché chi ha il fattore campo a favore vuole subito mettere una pietra, prendere un vantaggio. Domani inizia un nuovo campionato: quando parte il playoff  la situazione è del tutto diversa, soprattutto dal punto di vista emotivo”.

La Reggiana è squadra che fa del gioco corale la sua arma principale: “A Reggio non è mai il singolo che ti batte, è sempre il sistema di squadra. Con Milano abbiamo giocato i primi due quarti straordinari a livello offensivo però a livello difensivo abbiamo sempre fatto 30 ma non 31, perché non facevamo mai l’extra sforzo. Nel secondo tempo invece credo che abbiamo fatto delle ottime difese e specie sul 70-77 ho visto davvero quello sforzo in più per contrastare l’impatto della fisicità ancora più forte con cui Milano è tornata in campo. Partendo da questo dobbiamo essere sempre concentrati su quel qualcosa in più che può fare la differenza”.

C’è qualche giocatore della Dinamo in grado di trainare dal punto di vista del carisma? “Ci sono diversi giocatori di personalità – dice Pasquini – in tanti hanno a cuore la differenza tra vincere e perdere, non c’è nessuno che si presenti a timbrare il cartellino. Però sinceramente faccio fatica a dire chi possa essere la singola figura di riferimento, che mi pare possa variare di volta in volta a seconda dell’andamento della gara e dei minuti in campo di ciascuno di loro”.

Su Alexander: “Sappiamo bene cosa è capace di fare Joe. La cosa su cui è molto migliorato è nel mettere qualità su una quantità che ha sempre dato. E’ importante che non stacchi mai la concentrazione perché se no fa fatica. Deve rimanere focalizzato e mentalmente sempre dentro la gara”.

Si torna al Pala Bigi con lo Scudetto, conquistato in via del Guasto un anno fa, sul petto. “Certamente proviamo a difenderlo però in questo momento dobbiamo guardare a gara a questa sfida dei quarti, ragionando sul fatto che se nelle ultime sette partite abbiamo sbagliato due quarti, vuol dire che ci siamo. Cerchiamo di fare al meglio, di portarne almeno una a casa e ora guardiamo a questo primo step”.




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