Giulini: “Noi come il Sassuolo, sogno salvezza e stadio nuovo”

Il presidente del Cagliari assicura: “Rastelli può diventare un fuoriclasse”

Tommaso Giulini ha parlato ai microfoni di Sky Sport dopo la vittoria del Cagliari in casa dell‘Inter, di cui il patron nerazzurro è stato consigliere d’amministrazione prima di acquistare la società sarda.

Tommaso Giulini

Tommaso Giulini

“Io sono cresciuto a San Siro, poi sono stato anche otto anni nel Consiglio d’Amministrazione nerazzurro – dice – Al Meazza ho fatto anche il raccattapalle avendo giocato da ragazzino nelle giovanili del Milan. Per me, quindi, vincere in quello stadio è stata una grande emozione: con il 2-1 di domenica sono diventato il presidente della storia del Cagliari che ha vinto di più a San Siro. Credo si sia parlato troppo dei demeriti dell’Inter e della vicenda legata a Mauro Icardi, ma il Cagliari ha fatto una grande partita domenica, aspettando gli avversari nel primo tempo e giocando a pallone nel secondo tempo. Credo che i tre punti siano meritatissimi”.

Sulla questione Icardi: “A 23 anni, credo che un ragazzo debba sudare la maglia tutte le domeniche e dimostrare di essere un campione. Mauro ha grande potenzialità, ma l’autobiografia è prematura a quell’età”.

Su Moratti: “Per tutti i tifosi è un fuoriclasse come Messi e Ronaldo: è stato uno dei pochi presidenti ad aver dato al calcio quello che ha dato lui. Ma, come ogni fuoriclasse, credo che sia difficile chiedergli di tornare”.

Si parla poi del Cagliari. “Stiamo facendo un grande campionato, abbiamo 7 punti di vantaggio sulla zona retrocessione e questa è la cosa più importante. C’è grande armonia nell’ambiente, con stampa e tifosi, dentro la società. La scelta di cambiare il vice-capitano, in attesa del ritorno di Dessena, è stata condivisa, da allora sono arrivate tre vittorie quindi possiamo dire che la scelta è stata giusta. I nostri tifosi sono molto attaccati alla squadra, vogliamo consolidare il Cagliari realtà alla stregua del Sassuolo, in grado di fare bene dentro il campo. Stadio? Puntiamo ad avere entro agosto uno stadio provvisorio stile Is Arenas, senza barriere. Poi vareremo la struttura definitiva nel 2020, sarà una vera e propria cittadella sportiva».




L’obiettivo, assicura Giulini, è puntare sul nucleo italiano (“A parità di qualità, chiedo sempre a Capozucca di portare italiani, e puntiamo possibilmente sui sardi”), mentre Rastelli “è umile e intelligente – dice il presidente -, a parer mio può diventare un vero fuoriclasse”.

Pochi mesi fa la risalita dalla Serie B (“Un momento meraviglioso, vincere un campionato è sempre strepitoso e sono felice che tanti di quel gruppo siano ancora con noi”), ora la Serie A con Borriello in rossoblù: “Inizialmente pensavo a un profilo più giovane, ma poi mi hanno convinto e siamo stati fortunati perché ha accettato. La scommessa con Vieri? A modo mio ne ho fatta una anche io con Borriello, ha accettato un ingaggio alla stregua di tanti ragazzi meno titolati ma c’è un bonus per ogni gol segnato. Presto credo che tornerà anche in Nazionale, se la merita. Quest’anno i sogni sono la salvezza e lo stadio nuovo, poi più avanti vedremo”.




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