Fabioloso! Aru è campione d’Italia

Il villacidrese vince in solitaria l’Asti-Ivrea ed è tricolore

Fabio Aru

Fabio Aru

Con una magnifica prestazione Fabio Aru fa suo il campionato italiano professionisti corso sul percorso Asti-Ivrea. Decisivo l’attacco sull’ultimo passaggio sulla Serra, la salita da ripetere quattro volte nel circuito finale.




Fuga iniziale di Sterbini, Carlini e Battaglin inseguiti dal gruppo tirato dall’Astana, Sky e Androni. Sul penultimo passaggio della Serra rimane solo in testa Battaglin che viene ripreso dal plotone compatto nell’ultimo tratto in salita: dopo lo scollinamento si avvantaggiano Brambilla e Felline, ma il tentativo viene neutralizzato dall’Astana e dalla Sky. Nell’ultimo giro forcing per il team kazako con Dario Cataldo che fa da preludio allo scatto di Aru sul Serra, inseguito inizialmente da Moscon, Brambilla e Caruso. I tre non riescono a prendere le ruote del sardo che guadagna notevolmente con una serie di accelerazioni su un plotoncino che si forma alle sue spalle composto da cinque avversari. Il Cavaliere dei Quattro Mori scollina con oltre 30″ di vantaggio e riesce a difendersi nel tratto finale e conquistare la prima vittoria stagionale in solitaria su Ulissi e Nocentini.




“Ho vissuto momenti difficili in questi mesi– le prime parole di Fabio Aru all’arrivo- ma bisogna sapersi rialzare nella vita”. Poi la dedica all’indimenticato Michele Scarponi “Oggi ho corso con la maglia che avevo scambiato con lui ed ora la donerò alla sua famiglia”. Ora per il corridore dell’Astana si aprono le porte del Tour de France con partenza il 1° luglio, che affronterà con la maglia di campione italiano sulle spalle.

“Questa vittoria vuol dire tanto – dice a Rai Sport -. Ho avuto dei momenti difficili e non mi aspettavo di andare così forte. Da quando sono rientrato ho iniziato a correre con una maglia speciale, quella di Scarponi. Ci eravamo scambiati la maglia in Sierra Nevada e dopo questa vittoria voglio regalarla alla sua famigilia. La vita è fatta di momenti belli e di alcuni brutti – aggiunge lo scalatore italiano trattenendo a stento le lacrime – Questi mesi non sono stati facili e ora finalmente sto rivedendo la luce“.

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