Serie D – Il punto: Arzachena, sei forte! Olbia, maledetta zona-Cesarini. Rimpianto Budoni. Zeman, ma che dici?

Marco Moro, in gol nell'Arzachena contro il Selargius (foto: SardegnaSport)

Marco Moro, in gol nell’Arzachena contro il Selargius (foto: SardegnaSport)

Una vittoria (dell’Arzachena nel derby contro il Selargius), due pareggi (Budoni e Olbia, entrambi con beffa) e due sconfitte (Nuorese e, appunto, Selargius). Questo il bottino della sesta giornata della Serie D, girone G, per le formazioni sarde. Un’altra domenica senza troppa gioia per l’Isola di quarta serie, con la situazione di Selargius a lampeggiare in segno di allarme, la Nuorese che inchioda dopo il rallentamento di una settimana prima e l’Olbia che torna a casa con tanto rammarico per un colpaccio assaporato fino al 90′. E poi ci sono il Budoni, ancora una volta incompiuto e sciupone, e l’Arzachena, che veleggia sorprendentemente ma meritatamente in zone sconosciute ormai da anni.

ARZACHENA, TUTTO PERFETTO - Al “Virgilio Porcu” (a questo link tutti i numerosi approfondimenti e le interviste) l’Arzachena banchetta, e gli unici (si fa per dire) grattacapi per Mauro Giorico sono i due gol incassati sul 5-0, che fanno salire a quattro il computo delle reti subite. Davvero poche per una squadra che l’anno scorso subiva a più non posso e perdeva in modo fragoroso la trebisonda. Solo note liete in casa smeraldina: la macchina gira al meglio attorno alla coppia di centrali difensivi (Rossi-Busatto), a Manzini in mediana (in gol da lontano) e ai tre elementi offensivi di grande qualità ed esperienza. Cicino lavora sporco e spalle alla porta, Fideli punge e fa gol da sinistra, Moro svaria tra le linee. Il risultato è un tourbillon che disorienta gli avversari e produce tantissimo. Se la squadra continuerà su questo canovaccio ci sarà da divertirsi, anche perché dalle retrovie ci sono giocatori come Spina (ieri sostituiva Bonacquisti), Spano, Schioppa e Del Rio che possono tranquillamente figurare tra i titolari. Prossimo turno contro il Terracina, partita alla portata e che potrebbe far spiccare ulteriormente il volo.

Karel Zeman e Zdenek Zeman a colloquio a Selargius (foto: Gianluca Zuddas - SardegnaSport)

Karel Zeman e Zdenek Zeman a colloquio a Selargius (foto: Gianluca Zuddas – SardegnaSport)

SELARGIUS, QUAL E’ L’IDEA? - Sprofonda in maniera preoccupante il Selargius di Karel Zeman, ultimo con 3 punti (1 vittoria e 5 sconfitte, 8 gol fatti e 22 subiti). Sarà meglio ritornare subito in carreggiata e capire quali medicine adottare (anche in modo drastico, anche da parte del Cagliari…) per guarire il malato granata. Hanno lasciato francamente perplessi le parole del tecnico figlio d’arte, che ha rivendicato una buona prestazione a fronte di un passivo tanto pesante. Il Selargius, oggi, è squadra troppo fragile, che si sgretola alla prima difficoltà e non concretizza quanto è capace di produrre con i suoi tre tenori della mediana (Atzori-Mannoni-Callai). Davanti non si fa gol manco a pagare, dietro si balla che è un (dis)piacere. Servirebbe una punta in grado di dare più garanzie e tranquillità a una squadra tanto inesperta, oltre a esterni difensivi più pronti a svolgere il lavoro che viene richiesto. Domenica altra gara casalinga contro il Sora, occasione migliore non potrebbe esserci.

NUORESE, MALEDETTA TRAVERSA - Domenica da dimenticare per la Nuorese, che a Ostia è incappata nella capolista (tre vittorie in fila senza gol al passivo) e ha perso anche Roberto Cappai (espulsione diretta) per la prossima gara casalinga contro l’Aprilia. Non c’è stata partita, anche se nell’ultimo quarto d’ora di primo tempo la traversa ha negato un pareggio che sarebbe potuto essere la svolta positiva. Nella ripresa il dilagare ostiense, con Deliperi bersaglio dei bianco-viola di casa. Contro l’Aprilia, quarto in classifica, non sarà facile rialzarsi.

Roberto Cappai

Roberto Cappai si è fatto espellere a Ostia (foto: Umbria 24)

BUDONI “CIAPA NO” - Sarà molto difficile, domenica prossima, per il Budoni a Viterbo, contro la formazione terza in classifica del presidente Piero Camilli e dei sardi Giuseppe Nuvoli e Simone Cirina. Reduce dalla vittoria di Cynhtia, la Viterbese ospiterà un Budoni ferito e abbattuto dal 3-3 (vinceva 3-0) contro il San Cesareo. I bianco-celesti di Cerbone hanno fatto vedere di poter vincere e giocare bene contro chiunque, come già si sapeva, ma hanno clamorosamente perso l’orientamento dopo il rigore (più espulsione) che ha dato speranza ai laziali. A quel punto nervosismo e inesperienza l’hanno fatta da padrona, con Ceccarelli che ha messo a ferro e fuoco la difesa di casa. Si è sentita molto l’assenza di Fontanella, elemento destinato ad altri lidi. Il Budoni ha sicuramente meno punti (5 in totale) di quelli che avrebbe (forse) meritato e (sicuramente) potuto raccogliere con maggiore sagacia nei momenti chiave.

OLBIA, PECCATO - Chiudiamo con l’Olbia. Dopo la bella vittoria sull’Astrea, che aveva allontanato cattivi pensieri, stava per incamerare un colpaccio niente male in terra pontina, ma il Terracina ha preso il pari all’ultimo tuffo. Come a Viterbo, il risultato positivo sfuma nel finale, dopo un primo tempo nervosissimo con tanto di strascichi in zona spogliatoi. Uno stop parziale (alla vigilia ci poteva stare, ma la beffa acuisce il rimpianto) che si presenta come un incidente sul percorso di crescita della Scotto-band. La quale dovrà riordinare le idee e pensare all’Anziolavinio, che al “Nespoli” sarà avversario abbordabile e, proprio per questo, da non sottovalutare.

Fabio Frongia

Ti potrebbero interessare anche...

Commenti