Selargius-Arzachena, le pagelle – Cardia, ingresso tardivo. Manzini-Fideli trascinatori, Giorico scienziato

foto: Gianluca Zuddas - SardegnaSport

foto: Gianluca Zuddas – SardegnaSport

Una squadra che fa di tutto, e fatica da matti, per applicare il credo del suo allenatore (proprio come il Cagliari del suo papà), un’altra imperniata sull’esperienza del suo nocchiero e di quei 5-6 giocatori che tra campo e panchina tirano il gruppo. Selargius-Arzachena si può dipingere in questo affresco dialettico, anche se il 2-6 finale è prevedibilmente ridondante e frutto di un dilagare impetuoso quanto inaspettato da parte dei verdi smeraldini. Partita divisa in tre tronconi: il primo, di poco più di 5′, con il Selargius brillante e sciupone (ahi ahi Sanna e Mannoni), il secondo, di 15′ a metà primo tempo (gol di Fideli, almeno 3 palle per il 2-0 e l’erroraccio del selargino Chelo), il terzo nei primi 20′ della ripresa, quelli del pokerissimo Arzachenese. Selargius rimandato, con un passo indietro (checché ne dica Karel Zeman – LEGGI QUI) rispetto alle buone e sfortunate prestazioni precedenti; Arzachena super promosso, davvero sorprendente per capacità di adattamento alla stagione e velocità nel diventare squadra, risoluta, cinica e con tanti punti. Meglio di così?

Questi i nostri giudizi sui 27 giocatori e i 2 allenatori visti oggi sul prato del “Virgilio Porcu” di Selargius:

SELARGIUS

Forzati voto 5 - Comincia bene, guidando la sua difesa ballerina e parando bene su Cicino in due occasioni. Nella ripresa la frittata: poco reattivo sulla punizione da lontano di Manzini, inchiodato ai pali in occasione della rete di Cicino, fresco di beffa ai danni di Patacchiola. Lo abbiamo visto in giornate migliori.

Capelli voto 4,5 - E’ lo stesso allenatore a bocciarlo pubblicamente per quanto fatto vedere oggi. Nel primo tempo, dalla sua parte, Fideli fa il bello e il cattivo tempo. Nella ripresa prova a sganciarsi ma è sempre in ritardo nel sostegno e impreciso al cross. Migliora nel finale, ma non basta.

Patacchiola voto 5 - Il gol non basta per uscire dalla mediocrità di una partita fatta di indecisioni sulle palle scoperte, troppe sfere lasciate rimbalzare in modo deleterio e disimpegni pasticciati. A giochi fatti si sgancia e firma il terzo gol consecutivo.

Usai voto 5,5 - Complice di una prova difensiva da dimenticare, con l’affanno generale ogni volta che la palla balla (letteralmente) negli ultimi trenta metri difensivi.

Aramu voto 4,5 - Loi, che pure è l’elemento offensivo dell’Arzachena meno pericoloso, trova sempre strada libera e banchetta alla grande. “Non abbiamo di meglio”, il succo del discorso di Karel Zeman a fine partita. Deve crescere perché i terzini nel sistema di gioco attuale sono fondamentali. (dall’84′ Fanunza s.v. - Pochi minuti in campo per lui, quando i buoi sono ampiamente lontani dal recinto).

Mannoni voto 5,5 - Parte molto bene, mangiandosi il gol del vantaggio (anche se Ruzittu è molto bravo) e facendo girare bene la squadra assieme ai compagni di mediana Atzori e Callai. Rimane anche lui negli spogliatoi, poi è difficile riprendere il filo.

G. Atzori voto 5 – Dovrebbe essere l’elemento in grado di prendere per mano i compagni più giovani, ma è tra i primi a perdere la bussola. Tanti palloni sbagliati, rallenta eccessivamente l’azione quando invece bisognerebbe far viaggiare la palla. Non bene. “E’ troppo vulnerabile nei momenti di difficoltà, ci tiene troppo”, ha detto Zeman a fine gara.

Callai voto 6 - Uno dei pochi a salvarsi. Nel primo tempo le azioni migliori partono da lui, che da sinistra si accentra e trova spesso la combinazione con Sanna. Il secondo tempo è orribile come per tutti.

Suella voto 4,5 - Non lo si vede praticamente mai, se non per palloni gettati al vento e l’incapacità cronica di pungere dalla sua posizione nel tridente. (dal 55′ Cardia voto 6,5 - Senza dubbio il migliore dei suoi. Dà verve al Selargius e lotta su ogni palla, firmando il primo gol della bandiera. Ha fame e voglia di prendersi la maglia da titolare).

Chelo voto 4,5 - Sbaglia praticamente tutto, compreso l’impatto (che non arriva) con quel tracciante di Sanna che se trasformato in gol (era un rigore in movimento) sarebbe valso il pari immediato nel primo tempo. In generale non riesce mai a liberarsi, né a fare da riferimento per la squadra. (dal 55′ Migoni voto 5 - Servito poco e male, non appare nelle migliori condizioni. Prova a sfruttare qualche mischia, ma non è giornata).

Sanna voto 6 - Si danna l’anima per tutto il primo tempo, e i triangoli Sanna-Callai-Atzori sono la fonte più produttiva per il Selargius. Frenetico con la palla tra i piedi.

Karel Zeman voto 5 - La squadra continua ad essere imprecisa, ma soprattutto troppo leggera davanti alle difficoltà, non appena si presentano. Si vede che i ragazzi si applicano, ma ci sono limiti tecnici e mentali evidenti, che lasciano la creatura ad un livello embrionale. Ma il campionato non aspetta, e le cose mancanti (come già si era notato alla vigilia della stagione) sono tante, dagli esterni difensivi a una punta di buon livello. Non convincono le dichiarazioni del post-partita: parlare di meriti rispetto agli avversari di fronte ad un 2-6 casalingo risulta bizzarro. Si spera che papà Zdenek a fine gara abbia dato i consigli giusti.

Selargius vs Arzachena 2-6 0088

ARZACHENA

Ruzittu voto 7 - Ottima prova del portiere ospite, sempre attento e decisivo su Mannoni, mentre prima era stato fortunato ad essere colpito da Sanna. Non si distrae mai, neutralizzando anche quelle situazioni poi rivelatesi nulle per fuorigioco avversario. Rabbia feroce per i due gol subiti, in conseguenza dei quali striglia i suoi da navigato guardiano dei pali.

Atzei voto 6 - Giorico predica agli esterni bassi di rimanere ancorati alla linea e lui esegue. Ha dei brutti clienti in Sanna e Callai nel primo tempo, ma se la cava, considerati i 19 anni di età.

Rossi voto 6 - Ha buon gioco contro un Chelo che gli concede chili, centimetri ed esperienza. Guida la difesa, tenendola il più possibile alta e impostando da dietro il gioco.

Busatto voto 6 - Non deve penare granché, se la cava talvolta di mestiere contro i più rapidi avversari, ma è giornata relativamente tranquilla.

Dedola voto 6 - Potrebbe spingere di più, ma davanti a un Fideli che praticamente è attaccante più che esterno. I clienti granata non sono dei più temibili, e allora l’ennesimo tassello in prima squadra può essere fissato con comodità.

Manzini voto 7 - Valore aggiunto di una squadra che si avvale del “cagnaccio” ex Torres. Rompe, riparte e urla, e alla fine segna anche su punizione. Determinante. (dal 62′ Del Rio voto 6,5 - Entra a giochi fatti ma vuole mettersi in mostra. Lo fa con un gol di pregevolissima fattura in coast to coast. Giorico sa di poter contare su di lui).

Spina voto 6,5 - Continua a crescere giorno dopo giorno, al fianco di Manzini e seguendo insegnamenti suoi come di Bonacquisti (oggi in tribuna). Il tempo è dalla sua parte, promosso.

Loi voto 5,5 - Non brilla e rimane timido, sbagliando anche il gol del possibile 1-0 dopo aver fatto tutto bene a tu per tu con il portiere. E’ l’elemento che deve aiutare di più in fase difensiva tra i quattro d’attacco, ma sbaglia troppo in fase di appoggio e controllo.

Moro voto 6,5 - Nel primo tempo gira abbastanza a vuoto, andando sovente a pestare i piedi di Loi sul quadrante di destra. Nella ripresa si avvicina a Cicino e l’andamento del match gli accomoda anche la festa personale.  (dal 66′ Schioppa voto 6 - Si piazza in mezzo alla difesa e mostra grande risolutezza nello sbrogliare alcune situazioni. Ottimo lavoro).

Fideli voto 7,5 - Spauracchio del Selargius nel primo tempo, un caso che chiuda solo con una rete all’attivo. Imprendibile, gagliardo, finisce presto la benzina ma Giorico firmerebbe per 50′ di questo livello a ogni giro di giostra. (dal 56′ Pavic voto 5,5 - Non brilla, quando invece avrebbe dovuto mordere l’erba per convincere il tecnico a rimetterlo in campo alla prossima. Lezioso e talvolta innamorato del pallone, deve crescere a livello mentale se vorrà tornare in categorie superiori).

Cicino voto 7 - Tanto lavoro sporco nel primo tempo, legittimato e capitalizzato nella ripresa con due gemme da attaccante vero.

Mauro Giorico voto 7,5 - Si nota subito che abbia studiato al meglio la partita, impostandola sull’uno-due e verticalizzazione alle spalle dei difensori esterni, con Loi e Fideli a buttarsi dentro. E infatti arrivano da lì i pericoli per i padroni di casa, in una partita dove l’Arzachena gioca quasi al gatto col topo, lasciando giocare e sfogare il Selargius per infilzarlo a ripetizione. Rosa ricca più del previsto, Giorico gongola e va avanti sereno.

Fabio Frongia

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